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CONSELICE – Chiazze grigie di limo stagnano per chilometri nel mare, dove i fiumi gonfiati dalla piena si gettano nell’Adriatico. Paludi di densa acqua oleosa coprono con uno strato caramellato le saline di Cervia, da cui emerge solo un solidificato iceberg bianco. Uno scuro, denso e già putrescente lago infinito sommerge la periferia di Ravenna, Conselice e le loro campagne, la fossa in cui marciscono ora canali, carburanti e fogne dell’intera Romagna.