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All’indomani delle amministrative che hanno visto la netta affermazione del centrodestra e il flop dei candidati del centrosinistra, temperatura opposta in maggioranza e opposizione.
Giuseppe Conte continua a bocciare ogni ipotesi di coalizione con le forze di opposizione. “Siamo disposti a dialogare col Pd, con Schlein, su temi e progetti, misurandoci su delle risposte concrete ai bisogni delle comunità territoriali e nazionali, senza compromettere o annacquare le nostre battaglie. Sono convinto che la Meloni non si batte con i campi larghi ma con una idea diversa di Paese”, ha dichiarato il presidente del M5S nella conferenza stampa alla Camera nel corso della quale ha lanciato una manifestazione del Movimento del 17 giugno a Roma. “Sono benvenute tutte le forze politiche, sociali, civiche, noi siamo i promotori ma protagonista è chi vive il disagio sociale ed economico”, ha detto Conte.
Dalle parti dem non è ancora una resa dei conti, ma sale la tensione. Così la segretaria Elly Schlein rinvia la prevista visita a Bruxelles e il partito inizia a ribollire. Sintomatico il tweet della portavoce dell’ex segretario dem Enrico Letta, Monica Nardi: “Lo scaricabarile, vi prego, no. Enrico Letta le amministrative le ha stravinte e per 2 anni di seguito: 5-0 nel 2021 e vittoria ‘a valanga’ (cit. Rep) a giugno 2022. Poco dopo ha perso (male) le politiche. Ma non ha cercato alibi e non ha mai sparato contro nessuno del Pd”
Dalle parti del Terzo Polo, mentre Matteo Renzi titola il suo quotidiano: “Cercasi riformisti”, Carlo Calenda giudica “il M5s incompatibile con ogni forma di governo”. “La destra ha vinto, ha sempre funzionato così in Italia, prima con i Cinque Stelle ora la Meloni. E’ un film che conosciamo. Dopodichè quando ci sono le alleanze riformiste, non c’è il Cinque Stelle, ma ci siamo noi si riesce anche a vincere, questo è successo a Vincenza e a Brescia dove abbiamo preso il 7%, non è successo ad Ancona dove la candidata era molto in gamba”, le parole del leader di Azione.
Ovviamente di tutt’altro tono i commenti di chi ha vinto. “Ha vinto il centro”, ha commentato il vicepremier e ministro forzista Antonio Tajani. Per Barelli (FI), “voto fa ben sperare per le Europee”. Esulta anche la Lega che sottolinea la presa della maggioranza sui territori. “È la fine delle roccaforti. Spinta a proseguire”, aveva detto ieri a caldo la premier Giorgia Meloni.