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“Le sue richieste erano talmente pressanti che mi ha accompagnato uno dei miei colleghi a casa, perché anche loro erano preoccupati”. A., 23 anni, è la ragazza che aveva una storia parallela con Impagnatiello (pensando di essere la sola, ndr), in carcere per l’omicidio di Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. Agli investigatori racconta di aver avuto paura di Impagnatiello che insisteva per vederla, la sera del 27 maggio, a fine lavoro intorno all’1,30 e dopo che la 29enne Tramontano era già stata uccisa dal compagno nella loro casa di Senago.