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Il calendario a volte crea curiose simmetrie: Silvio Berlusconi muore nel decimo anniversario della scomparsa dell’altro grande simbolo del potere italiano, Giulio Andreotti. Era il maggio del 2013 quando il Divo Giulio scrisse la parola fine al suo voluminoso libro di incarichi e di trame, anch’egli portando via con sé un consistente pezzo non solo della nostra Storia, ma inevitabilmente del costume e dell’identità di un paese, perché aveva ragione Cicerone a rilevare che la politica è diretto specchio di un popolo.