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Prima spaccatura in Forza Italia a 48 ore dai funerali di Berlusconi: nel municipio 1 di Milano è già polemica per il nuovo gruppo

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In Lombardia, dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi si rafforza l’asse tra il coordinatore nazionale Antonio Tajani e quello lombardo Alessandro Sorte, ma a quarantottore dal funerale del fondatore del partito, il gruppo forzista si spacca all’interno del primo municipio di Milano, quello del centro storico. Motivo del contendere all’ombra della Madonnina l’annuncio della rinascita del gruppo di Forza Italia in centro con l’ingresso di Federico Benassati, nuovo capogruppo, Stefania Ambrosini e Stefania Bonaccorsi, provenienti, rispettivamente, da Fratelli d’Italia e Milano Popolare. In aggiunta a Giampaolo Berni Ferretti, fino a ieri unico esponente azzurro in Consiglio, che si è sentito scavalcato e ha chiarito subito non voler entrare nel neonato gruppo Forza Italia/Presidente.

Non ho alcuna intenzione di stare in un gruppo con cafoni del genere – si sfoga l’esponente di Forza Italia – Con loro non c’è un patto elettorale, stiano pure in Forza Italia, ci resto anche io ma in un altro ruolo, tenendo le distanze da loro”.

Berni Ferretti si è offeso perché da capogruppo sostiene di non essere stato avvertito della nomina di Benassati, candidato presidente di Fi poi passato in Fratelli d’Italia, e dell’arrivo di Stefania Ambrosini di Fdi e di Stefania Bonaccorsi di Milano popolare. Protesta: “Nella fretta di fare le cose per la morte di Berlusconi non mi hanno avvertito, hanno solo annunciato il loro passaggio in Consiglio  così fanno la figura dei cafoni e io con i cafoni non voglio spartire nulla, perché se sulle piccole cose si fanno sotterfugi di questo genere, figuriamoci su quelle importanti”.

Dopo una telefonata con il coordinatore lombardo Alessandro Sorte, vicino a Marta Fascina, però, Berni Ferretti sembra voler smorzare la polemica. “Nessun livore – assicura – Loro me lo hanno giustificato come un momento di commozione per la morte di Berlusconi che ha mandato tutti in tilt. Ho sentito adesso il coordinatore regionale Alessandro Sorte, mi ha detto di stare tranquillo e di non preoccuparmi. Io non mi agito ma prendo atto del fatto che sono dei cafoni. Proseguo sereno ma non credo di passare nel loro gruppo”. Berni Ferretti, dunque, resta anche lui in Forza Italia, ma nel gruppo misto.

Alessandro Sorte, dal canto suo chiarisce: “Non c’è nessuna guerra nel gruppo. Dalla Lombardia, alla Camera fino al Senato. Non è il momento delle polemiche, ma dell’unità. In Lombardia la macchina del partito è perfettamente funzionante, tonica  e in movimento. C’è stato un retsyiling importante, che è stato confermato dall’ufficio di presidenza. Ho sentito Tajani e giovedì prima della riunione a Roma per convocare l’assemblea nazionale ho convocato i dirigenti lombardi a Milano a villa Torretta per fare il punto della situazione”. 

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