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Trentuno anni dalla strage di via D’Amelio, per gli italiani è ieri. Resta viva la ferita, il senso di sconfitta. La stessa delusione che trovò sfogo durante i funerali è sedimentata ancora oggi nell’immaginario collettivo dei cittadini. Le uccisioni dei giudici Falcone e Borsellino hanno rappresentato uno spartiacque nella lotta alla mafia e nella consapevolezza dell’opinione pubblica. Fra commozione e devozione, il sentimento che predomina dopo più di un trentennio è la rassegnazione: lo Stato non riuscirà mai a sconfiggere la mafia.