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Razr 40 Ultra si rompe dove meno te lo aspetti

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Questo non è mai successo prima“, afferma con una certa sorpresa Zach Nelson dopo aver sottoposto Motorola Razr 40 Ultra (avete visto la nostra recensione?).

Lo YouTuber, che testa per noi i vari smartphone in commercio e sostanzialmente riporta il rischio che corriamo mettendoli nella tasca posteriore dei pantaloni e sedendoci sopra, ha sottoposto il nuovo pieghevole della casa alata alla sua solita sequenza di torture: scopriamo com’è andata, anche se avrete già capito il finale. 

Nelson inizia con una breve disamina storica, rivelando come 40 anni fa il primo smartphone in commercio fu proprio un Motorola, il DynaTAC 8000, venduto per 4.000 dollari. Passando al Razr 40 Ultra, accendendo il dispositivo verrete accolti da una serie di avvertimenti riguardanti la protezione dello schermo da non rimuovere e l’assicurarsi che non ci siano detriti, polvere o sporco sullo schermo prima di chiuderlo. 

Zach Nelson analizza il meccanismo di chiusura, trovando come il fatto che le metà esterne si uniscano quando aperto darà sicuramente un vantaggio di resistenza (rispetto a Pixel Fold, per esempio), mentre la piega interna a goccia consente allo schermo di chiudersi completamente senza lasciare spazi.

Lo YouTuber inizia poi il test andando ad analizzare la resistenza del pannello interno con le sue punte in scala di Mohs. Come possiamo aspettarci da questo tipo di dispositivi, lo schermo interno si riga già a livello 2, con il livello 3 che inizia a mostrare profondi solchi. Il motivo è la pellicola di protezione applicata da Motorola con taglio per la fotocamera anteriore, e che non bisogna rimuovere.

Passando allo schermo esterno, troviamo che i graffi iniziano ad apparire a livello 6 e diventano più marcati a livello 7, il che è decisamente più confortante.  

I bordi del telefono sono in alluminio serie 7000, inclusi i pulsanti, e la vernice ovviamente si riga se si passa sopra il taglierino. Il retro è invece di Gorilla Glass Victus resistente ai graffi. 

Ma cosa succede se chiudiamo il telefono dimenticando gli avvisi di Motorola e lasciando un “po’ di sporcizia” sullo schermo pieghevole?

Motorola Razr 40 Ultra ha un livello di protezione IP52, che offre un certo tipo di garanzie contro la polvere, ma non contro l’acqua.

Nondimeno, nonostante la terra riversata da Nelson su tutto il telefono, questo continua a chiudersi e aprirsi senza rumori strani o attriti, il che significa che non entrano nei meccanismi di chiusura.

Il pulsante per il volume funziona anche da sensore per le impronte, che funziona in maniera impeccabile anche se rigato con forza dallo YouTuber.

Le telecamere posteriori non si rigano con il taglierino, mentre passando la fiamma dell’accendino sopra al pannello AMOLED frontale, dopo 20 secondi i pixel si bruciano e non recuperano più, senza però inficiarne il funzionamento.

Passando la fiamma sul pannello interno, questo inizia a bruciarsi dopo appena 6 secondi, mostrando una macchia nera che non sparisce, mentre la pellicola si deforma.

Ma passiamo al temuto bend test, e Nelson afferma di essere piuttosto nervoso. Dalla parte anteriore, nessun problema, anche chiudendo con forza il telefono con all’interno tutta la polvere rimasta. 

Applicando la forza invece dal retro, avviene qualcosa di molto strano.

Lo schermo interno non mostra debolezze, ma a un certo punto si sente un rumore secco e girando il telefono vediamo che il vetro dello schermo frontale si è frantumato, non resistendo alla pressione applicata. 

Non solo frantumato, ma ha anche ceduto, con un solco al suo interno, proprio dove Zack Nelson aveva appoggiato il pollice. Qui c’è infatti uno spazio vuoto che ha causato un solco delle dimensioni del dito. Il problema sembra essere questa mancanza di supporto per il vetro, che crea una debolezza strutturale.

Il telefono comunque funziona normalmente e resiste a ulteriori pressioni, anche con questo cedimento. Per ulteriori dettagli, vi rilasciamo al video, interessante come al solito. 

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