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Tre anni fa, ai tempi dell’opposizione e del 4%, Giorgia Meloni prendeva un aereo di linea per gli Stati Uniti. Scendeva nell’arena dei C-Pac ultra-conservatori, ultra-repubblicani, soprattutto anima e corpo del trumpismo che aveva mano l’America. Parlava di Donald Trump come di un “modello”. Quel modello fomentò poi la rivolta di Capitol Hill, ci furono morti e feriti, elezioni contestate. Una ferita mai curata dell’America.
Sembra passato un secolo, Meloni nel frattempo ha vinto le elezioni e ha scommesso su Joe Biden. Democratico, sponsor dei diritti civili, per otto anni vice dell’odiato (dalla destra italiana) Barack Obama. Fin dall’inizio, Meloni ha cercato questa sponda. Arrivando infine oggi alla Casa Bianca, ospite nello Studio Ovale. “Amici”, “grandi amici”. E poi la conferenza stampa, a sera, in ambasciata italiana. E una domanda: “Presidente Meloni, alla luce dell’irruzione a Capitol Hill e della posizione di Trump sull’Ucraina, considerato il suo rapporto con Biden così ricco di punti di contatto, ecco, si può dire che ha attenuato quell’apprezzamento per il leader dei Repubblicani? Lo definirebbe ancora un modello?”. Sono le ore in cui negli Stati Uniti si discute delle nuove incriminazioni a Trump. Il procuratore speciale Jack Smith presenta ulteriori capi di accusa contro l’ex presidente, nell’ambito del caso delle carte segrete a Mar-a-Lago.
E dunque, quale migliore occasione per prendere le distanze da Trump? In fondo, sono trascorsi tre anni ed è cambiato il mondo. Meloni però evita. Dribbla il quesito diretto sul tycoon e si concentra genericamente sul Gop. “Ho una evidente sintonia con il partito repubblicano, ma questo non mi impedisce di avere un ottimo rapporto con Biden. Usa e Italia hanno sempre avuto buone relazioni, indipendentemente dal colore dei governi”. E ancora: “I rapporti tra governi” si basano “sugli interessi nazionali e non sulla politica, altrimenti sarebbe disastroso”. Di più, ancora di più: “A volte queste relazioni si guardano con il filtro della politica. Io sono sempre stata dalla mia parte e sempre resterò dalla mia parte, ma sul piano internazionale difendo l’interesse nazionale. E mi pare di saperlo fare benissimo”. Dice così, Meloni. E non dice del resto: Capitol Hill, la distanza sull’Ucraina, quel sentirsi trumpiana che la portò fin qui. E soprattutto: Trump, presidente, è ancora un modello?