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La Direzione generale archivi del ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini ha disposto una verifica sul ciclostile del “Comunicato n.1” delle Brigate Rosse, con cui l’organizzazione terroristica rivendicava il rapimento di Aldo Moro, messo in vendita in un lotto della casa d’aste Bertolami Fine Arts, al fine di verificarne la peculiarità e l’interesse.
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Nel fascicolo “Moro uno” della Corte di Assise di Roma, studiato e digitalizzato dalla stessa DG Archivi nell’ambito del “Progetto Moro”, risultano già presenti infatti 41 esemplari ciclostilati originali del comunicato n. 1 in questione. Tali esemplari sono l’esito di consegne da parte dei destinatari alla Questura oppure di sequestri. Alcuni risultano incompleti e non tutti sono nello stesso stato di conservazione.
Anni di piombo, polemica per l’asta del volantino Br sul caso Moro
Il partito democratico, con il senatore Dario Parrini, presidente della commissione affari costituzionali a Palazzo Madama, ha presentato un’interrogazione al ministro della Cultura: “La commercializzazione di documenti così profondamente legati a snodi dolorosissimi della storia della Repubblica – si legge nel testo – desta preoccupazione sotto molteplici profili: da un lato, il valore storico e simbolico di simili documenti dovrebbe escludere che da essi possa trarsi profitto economico; d’altro canto, su un piano più generale, la messa in commercio del volantino denota il rischio di una diffusa banalizzazione di eventi della cui gravità non possono essere disperse la memoria e la consapevolezza, laddove decenza e umanità imporrebbero invece di preservare i documenti, così come i luoghi, che di quella memoria sono veicolo.
Fioccano, insomma, le polemiche ma anche le offerte di acquisto per la copia a ciclostile del volantino originale con il quale le Brigate Rosse annunciarono il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione della sua scorta in via Fani il 16 marzo 1978. Per il lotto numero 43 del catalogo “Autografi & Memorabilia” proposto con una vendita online sono arrivate finora 32 proposte d’acquisto e il volantino ha già quadruplicato la sua stima più alta (1.300-1.700 euro). Partito da una base di 600 euro, l’offerta più alta si è attestata a 7.000 euro, riporta l’Adnkronos. E la corsa del prezzo della quotazione è destinata a continuare, visto che l’asta si chiuderà il 18 gennaio.
Il volantino (misura cm.33×22), con 80 righe di testo scritte su entrambe, fu distribuito all’indomani del rapimento dello statista democristiano: questo fu il primo di una serie di nove comunicati che seguirono fino all’assassinio di Moro il 9 maggio 1978. Bertolami Fine Arts di Roma ha precisato che l’esemplare in vendita è una delle numerose copie che furono distribuite del volantino tirato con il ciclostile.
Così la casa d’aste descrive il lotto: “Drammatico testo di propaganda, redatto e fatto pervenire alle organizzazioni giornalistiche perché divulgassero le motivazioni del rapimento, e le ragioni politiche di lotta di classe che spingevano la rivoluzione brigatista negli anni ’70 ad essere così violenta”.
Il volantino con intestazione Brigate Rosse e la stella a cinque punte all’interno di un cerchio, inizia recitando: “Giovedì 16 marzo un nucleo armato delle Brigate Rosse ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana…” E si chiude con la data “16/3/78” e la firma “Per il Comunismo Brigate Rosse”.