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di Valeria Ghitti e Gerado Antonelli
Tra le erbe spontanee dei campi ci sono piante benefiche alleate del benessere. Approfitta dei mesi più miti per raccogliere da sola qualche pianta selvatica: ne puoi fare scorta per avere poi questi benefici rimedi a portata di mano tutto l’anno. Ricorda di non cogliere mai piante vicino a strade e ferrovie, altrimenti ti porti a casa inquinanti e veleni tutt’altro che salutari e, salvo diversa indicazione, fai sempre essiccare il tuo raccolto all’ombra per qualche giorno, perché il sole altera rapidamente e più facilmente i principi attivi, e fa evaporare i composti aromatici.
Ma la cosa importante è saper riconoscere le piante selvatiche giuste (qui, con l’aiuto dell’esperto te ne segnaliamo 6 sicure) e non rischiare di raccogliere un’erba tossica. Un esempio per tutti: le foglie del Colchico, una pianta pericolosa, somigliano a quelle dell’Aglio selvatico (ma non hanno l’odore caratteristico!), mentre i suoi fiori somigliano molto a quelli dello Zafferano (ma lo Zafferano spontaneo di fatto non esiste).
Foglie che curano la mente
Con l’aiuto di un autorevole e famoso fitoterapeuta, abbiamo scelto 6 piante ed erbe, benefiche in vari campi della salute, ma con un occhio di riguardo al benessere psicologico. Si tratta di Fabio Firenzuoli, docente di fitoterapia clinica e fitovigilanza all’Università di Firenze e direttore del CERFIT, il Centro di riferimento per la fitoterapia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, sempre di Firenze.
La Natura è un’ottima alleata contro ansia, stress e tutti quei sintomi fisici che ne possono derivare. «Molte sono piante tipiche del territorio italiano, e più in generale mediterraneo, facili da trovare soprattutto nel pieno della loro fioritura, a cavallo tra primavera ed estate», spiega Firenzuoli, «inoltre, usate come la tradizione erboristica insegna, sono praticamente prive di controindicazioni, utilizzabili per anziani e bambini». Attenzione in particolare per chi soffre di allergie: prima di utilizzare queste piante occorre essere sicuri che non ti diano problemi.
6 rimedi fitoterapici che puoi trovare tu
Lavanda officinale: per far sparire ansia e stress
Come riconoscerla: a parte l’inconfondibile profumo, presenta delle “spighe” di fiorellini viola. Le foglie sono pelose, allungate, color grigio-verde, sembrano quasi argentate.
Raccoglila perché: il suo aroma ha un effetto distensivo e ansiolitico.
Usala così: al mattino raccogli i fiori non completamente schiusi. Essiccali all’ombra in mazzetti legati e capovolti. Conservali in sacchetti di stoffa, da usare anche per aromatizzare le stanze di casa con effetto calmante. Un pizzico di fiori in una tazza d’acqua bollente, nella stanza da letto la sera prima di coricarti (o dove lavori) alleviano le tensioni e rilassano. 10 g in infusione per 10 minuti, sempre in una tazza d’acqua bollente (poi filtrata) ti regalano una tisana calmante. Aggiungili anche nella vasca, per un bagno riposante.
Tiglio: se sei nervosa e non dormi più bene
Come riconoscerlo: dai tipici fiori bianchi con “paracadute”, dal profumo dolciastro e dalle foglie cuoriformi. È una pianta ad alto fusto che trovi facilmente in collina, in montagna, dove fiorisce in agosto-settembre. Ma anche al mare (evita quella dei viali cittadini), che fiorisce a luglio.
Raccoglilo perché: è un efficace rimedio contro nervosismo e disturbi del sonno.
Usalo così: raccogli i fiori, falli essiccare all’ombra e conservali in un barattolo di vetro. Per una tisana molto gradevole e dolce, metti un cucchiaino di fiori secchi in una tazza d’acqua bollente per 10-15 minuti, quindi filtra. Puoi berla la sera, per conciliare il sonno, o assumerla in ogni momento della giornata in cui hai bisogno di distendere i nervi. Prova a darla anche ai tuoi bambini, quando li vedi particolarmente agitati prima di dormire. Riposeranno bene.
Rosa canina: per rinforzare il sistema immunitario
Come riconoscerla: dalle bacche rosse, allungate e dure che ornano d’estate i suoi arbusti, grandi e spinosi, che trovi soprattutto nei boschi e nel sottobosco, isolati.
Raccoglila perché: è ricca di vitamina C e antiossidanti (carotenoidi e flavonoidi), che le danno un potere protettivo e immunostimolante, per rinforzare le tue difese, e anche un’azione antinfiammatoria, soprattutto a favore delle mucose respiratorie.
Usala così: fai essiccare le bacche mature, che puoi raccogliere tipicamente in settembre, puliscile dai semi e frantuma la buccia in scaglie. Lasciane in infusione per 15 minuti un cucchiaio in una tazza di acqua calda e filtra. Otterrai una tisana per tutti i giorni: protegge anche dai malanni estivi.
Cicoria selvatica: ti libera dalle tossine
Come riconoscerla: dai fiori azzurri che adornano il sottile fusto che si innalza da un piccolo “ciuffo” rasoterra, dalle foglie lunghe e frastagliate.
Raccoglila perché: ha un’azione depurativa per il fegato e le vie biliari. Ottima in caso di sovrappeso e se soffri di sonnolenza post-pranzo.
Usala così: procurati foglie, fusto e fiori. Essiccali all’ombra per qualche giorno, trita tutto insieme e conservali in un sacchetto di carta, all’aria ma al buio. Con questo miscuglio puoi fare una tisana depurativa e digestiva (un cucchiaino in infusione in una tazza d’acqua bollente per 15 minuti, poi filtrata), da bere 2-3 volte al giorno per più giorni di fila, lontano dai pasti. Se mangi le foglie in insalata avrai invece sempre un effetto depurativo, ma più blando.
Finocchio selvatico: contro digestione lenta e pancia gonfia
Come riconoscerlo: dal profumo inconfondibile che emana dai fiorellini gialli, raccolti a ombrelli sulla sommità di questo arbusto dalle foglie sottili.
Raccoglilo perché: è digestivo e antispastico, un alleato prezioso contro problemi di dispepsia e digestione lenta, dolori da colon irritabile e anche da coliche nei neonati, gonfiore e pesantezza dovuti all’aria nella pancia.
Usala così: raccogli i semi dalle sommità già sfiorite; sono la parte più ricca di principi attivi. Conservali in un recipiente chiuso (di vetro o latta) per preservarne l’aroma. Fatti una tisana con un cucchiaino di semi in una tazza d’acqua bollente, in infusione sempre per 10-15 minuti, poi filtra. Sorseggiala tiepida al bisogno, meglio dopo i pasti per aiutare la digestione.
Iperico: per eritemi e scottature
Detto erba di San Giovanni, è un arboscello di 70 cm, dalla sommità arricchita di fiori gialli. Controlla le foglie: controluce devono apparire come traforate.
È un’erba alleata per il corpo e per la mente: è infatti famosa come antidepressivo, ma in questo caso si usa l’estratto secco, che prepara il farmacista.
Da soli, invece, si può ottenere olio d’iperico, ottimo come lenitivo e cicatrizzante. Riempi un vasetto di vetro con i fiori e ricoprili di olio d’oliva. Lascia macerare per circa un mese (vedrai che l’olio diventa rosso). Filtra l’olio ottenuto con un telo di cotone pulito e tieni questo unguento in un vasetto di vetro, da usare con una garza per piccole medicazioni di eritemi, infiammazioni, scottature ecc.
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Tag: erbe, fitoterapia.