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La US International Trade Commission ha decretato che Google ha infranto alcuni brevetti di Sonos, e pertanto l’azienda avrà 60 giorni di tempo per cambiare alcuni meccanismi dei suoi smart speaker, che ormai ricadono sotto l’egida Nest.
In particolare, qualora creaste un gruppo di smart speaker per farli suonare assieme, dovrete comunque regolare il volume di ciascuno di essi singolarmente, e non potrete più farlo in modo globale, nemmeno usando il bilanciere del volume del telefono (che continuerà a funzionare correttamente per i singoli speaker).
Inoltre, “un ristretto numero di utenti”, dovrà usare l’app Device Utility per la prima configurazione del dispositivo (nel caso fosse necessario, riceverete un’avviso dall’app Google Home stessa).
Infine, i gruppi di speaker già creati dovrebbero continuare a funzionare come prima (al netto delle differenze di utilizzo appena evidenziate), a meno che non abbiate gruppi con dispositivi di terze parti, come speaker JBL o Lenovo. In questo caso dovete assicurarvi che questi ultimi abbiano il firmware Cast aggiornato alla versione 1.52.272222 o superiore (qui trovate spiegato come fare).
Anziché togliere del tutto la funzionalità, Google ha in pratica girato intorno a quelle che erano le opzioni rese possibili dai brevetti di Sonos, ma è chiaro che in questo modo le cose siano più complicate e meno pratiche per l’utente finale. Non è però detto che le cose non possano cambiare in futuro, e per adesso non sappiamo nemmeno di preciso quando arriveranno questi “downgrade”, anche se indicativamente entro i prossimi due mesi Google dovrebbe attuarli.