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Perché la nuova variante, BA.2, è stata ribattezzata “Omicron 2”?

“Perché è una variante ‘sorella’ della variante BA.1, ribattezzata “Omicron“, che è diventata prevalente in tutto il mondo per la sua alta trasmissibilità” spiega l’immunologa Antonella Viola, direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza di Padova. “Omicron è in realtà una famiglia di tre varianti (BA.1, BA.2, BA.3) originate da un progenitore comune. BA.2 ha 32 mutazioni in comune con BA.1, ma ha anche 28 mutazioni uniche”.

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BA.2 è più pericolosa di “Omicron 1”?

“Dal punto di vista clinico non sembrano esserci differenze rilevanti: i sintomi (febbre, affaticamento muscolare, tosse, mal di gola, emicrania) sembrano gli stessi” spiega Viola. “E sull’efficacia dei vaccini abbiamo due dati contrastanti: uno studio inglese dice che non c’è nessuna differenza con Omicron 1 anche da questo punto di vista, mentre invece uno studio danese dice che BA.2 è più immunoevasiva. Quindi servono dati più consolidati. BA.2 sembra però più trasmissibile”.

Quanto si è protetti con gli attuali vaccini?

Secondo un report emesso il 27 gennaio dalla UK Health Security Agency, chi ha ricevuto tre dosi del vaccino, a due settimane dalla dose di richiamo, ha una protezione del 70% contro BA.2. Per chi ha ricevuto solo due dosi del vaccino, se sono passati più di sei mesi dalla seconda dose l’efficacia cala al 13%.

Quanto è più trasmissibile la nuova variante?

Uno studio di epidemiologi dell’Università di Copenhagen, effettuato su oltre 8.500 famiglie danesi, mostra come BA.2 abbia una trasmissibilità superiore del 33% a quella di BA.1. Una stima dello Statens Serum Institut danese indica per BA.2 una contagiosità (trasmissibilità da infetto a sano) superiore del 50%.

Ci si può reinfettare?

“Gli epidemiologi danesi hanno evidenziato questo rischio, perché hanno notato che la variante Omicron 2 si sta diffondendo molto in zone dove era già passata Omicron 1. Inoltre hanno osservato reinfezioni con Omicron 2 in persone che avevano superato da pochissimo l’infezione con Omicron 1. Però è ancora presto per dire se queste reinfezioni rappresentino la regola o l’eccezione” spiega Viola. “Le due varianti sono abbastanza diverse, e quindi è possibile che ci sia una scarsa “neutralizzazione incrociata” da parte degli anticorpi naturali. Però io mi aspetto che chi ha superato Omicron 1 da poco sia meno a rischio rispetto a chi non è vaccinato e non ha mai contratto l’infezione”. Anche per il virologo Jesse Bloom del Fred Hutchinson Research Center di Seattle gli anticorpi che il sistema immunitario genera in risposta a BA.1 dovrebbero funzionare contro BA.2.ù

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Quali sono i rischi?

Lo studio danese indica che la variante BA.2 non comporta un maggior rischio di ospedalizzazione rispetto a BA.1. “E soprattutto questa variante sembra essere meno aggressiva rispetto alla variante Delta” spiega Viola. “Comunque ogni volta che arriva un virus più trasmissibile si rischia un’accelerazione importante nella diffusione del contagio: il target che ora ci preoccupa di più sono gli adulti non vaccinati (in particolare gli over 50) e i bambini sotto i 5 anni”.

BA.2 è già in Italia?

È già presente in 9 regioni (Liguria, dove la BA.2 “italiana” è stata sequenziata per la prima volta, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sicilia) e secondo un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, conta per ora circa l’1% dei casi classificati come Omicron. “Le nostre misure di contenimento – come Super Green Pass, mascherine FFP2 al chiuso e mascherine all’aperto – sono molto alte e quindi dovrebbero aiutare a contenere la diffusione di Omicron 2” commenta Viola. “Però se si rivelerà molto più contagiosa come si crede, è probabile che la sua diffusione crescerà”

Dove si è originata la nuova variante?

Il primo genoma di BA.2 è stato isolato in Sud Africa il 17 novembre 2021.