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Caro bollette, la protesta del ristoratore di Padova: “Venerdì il locale sarà aperto ma si cenerà a lume di candela”

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PADOVA – Una bolletta da 6.266 euro per l’energia elettrica del mese di dicembre, contro i 2.700 pagati ad agosto quando i condizionatori funzionavano a palla. Franco Filimbeni, titolare del ristorante Zairo in Prato della Valle a Padova, 34 anni di mestiere, ha deciso che è giunto il momento di una protesta plateale per denunciare la situazione sua e dell’intera categoria. Perché gli aumenti delle bollette che impattano su tutti, stanno travolgendo anche i ristoratori, già fiaccati da due anni di pandemia con aperture a singhiozzo e fatturati in crollo.

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Per denunciare i rincari Filimbeni spegnerà le luci del suo ristorante. “Venerdì il ristorante sarà aperto ma solo a lume di candela, per protesta contro il caro energetico”, avvisa nel cartello affisso all’ingresso. Luci spente e candele per tutti i 110 posti a sedere. “È ora di dare un segnale concreto al Governo, che sta facendo ben poco per contrastare il caro-energia”, ha detto il ristoratore al Mattino di Padova.

E’ proprio il confronto tra i costi delle bollette dei mesi passati e quelli di oggi, a sollevare le ire del ristoratore. Una condizione che investe tanti altri settori, dagli impianti sportivi alle piscine, per finire con i maestri vetrai di Murano. “Eravamo disperati già prima del caro bollette per la luce e per il gas” aggiunge Filimbeni. “Il costo dell’energia è cresciuto del 300%. La bolletta di dicembre è tre volte più alta di quella di agosto, nonostante per Natale e Capodanno siamo rimasti chiusi per una settimana”.

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di Claudia Brunetto 02 Febbraio 2022L’iniziativa del gestore del locale che si affaccia in Prato della Valle è stata applaudita anche da molti suoi colleghi, che ora si dicono pronti a replicarla mettendo in atto una protesta corale. Prima le chiusura durante le settimane di lockdown, poi il calo della clientela dovuta alla paura del virus, poi ancora le restrizioni dovute al Green pass. I titolari dei locali erano riusciti in qualche modo a reggere l’urto della crisi dovuta al Covid. Certo ora un aumento del genere nei costi delle bollette non fa che peggiorare la situazione. “Sono sempre di più i ristoranti costretti a restare aperti quattro giorni alla settimana o addirittura solo nel weekend, da venerdì a domenica, perché ormai l’energia è arrivata a costare il 60% in più”, diceGiuliano Lionello, titolare del ristorante Al Pirio e vicepresidente dell’Associazione pubblici esercizi di Padova, che spera in un rapido cambiamento. Cambiamento che, magari, passa anche per una cena a lume di candela.

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