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Il 14 febbraio si celebra la Giornata Internazionale per l’Epilessia 2022. Per questa occasione la Lice (Lega Italiana Contro l’Epilessia) lancia il claim “Io vedo le stelle”, un messaggio rivolto alla comunità, che invita chi convive con l’epilessia a non arrendersi alla propria condizione, ma anzi a raggiungere la consapevolezza che, con il giusto supporto, una migliore qualità di vita oggi è possibile.
Il viaggio nello spazio diventa il simbolo del superamento dei propri limiti, per andare oltre le barriere che, non solo per chi soffre di epilessia, condizionano la vita.
Testimonial della campagna della Lice, realizzata con il contributo di Angelini Pharma, è l’astronauta Umberto Guidoni, che nel 2001 fu il primo europeo a mettere piede sulla Stazione Spaziale Internazionale ISS.
Guidoni è protagonista di un video messaggio rivolto alle persone con epilessia e presente all’evento celebrativo della Lice, ospitato il 14 febbraio all’ASI – Agenzia Spaziale Italiana. Un messaggio per la sensibilizzazione contro lo stigma sociale che comporta l’esclusione di chi convive con l’epilessia.
Come ogni anno, inoltre, molti monumenti italiani la sera, alle ore 20, si coleranno di viola, il colore della lotta all’epilessia, dal Colosseo a Roma alla Mole Antonelliana a Torino.
«Anche con l’epilessia si può splendere e brillare, e realizzare i propri sogni e desideri», spiega Laura Tassi, presidente della Lice. «Con questa campagna vogliamo scardinare l’atteggiamento di rassegnazione e non accettazione con cui spesso convive chi è affetto da epilessia. Vivere con l’epilessia significa vivere con una malattia cronica che impatta globalmente sulla vita quotidiana, non solo per gli aspetti sanitari, quanto sui rapporti con le persone, la scuola, il mondo del lavoro. L’epilessia è una condizione che stigmatizza l’individuo e su questo la strada da percorrere è ancora lunga. Ecco perché abbiamo voluto lanciare questo messaggio di consapevolezza e ringraziamo i nostri partner, Umberto Guidoni e in particolar modo l’Agenzia Spaziale Italiana che ci ha ospitato e supportato nella realizzazione di questa campagna».
Il 14 febbraio 2022, inoltre, si celebrano anche i 50 anni della Lice, lasocietà scientifica che da mezzo secolo lavora a fianco di chi è affetto da epilessia e delle proprie famiglie, assicurando formazione e ricerca, assistenza e informazione.
«Siamo molto orgogliosi di questo traguardo», spiega Oriano Mecarelli, past president Lice. «Rappresentiamo una delle società scientifiche italiane dalla più lunga tradizione e attività. Il nostro impegno in quasi mezzo secolo si è svolto su più fronti, dalla formazione degli epilettologi all’organizzazione di convegni e congressi rivolti a chi cura l’epilessia, alla produzione di studi e ricerche scientifiche, un impegno costante nel sollecitare l’attenzione delle istituzioni nei confronti dell’epilessia e un’adeguata informazione e assistenza alla comunità dei pazienti, grazie anche alla collaborazione con le associazioni delle persone con epilessia e dei caregiver».
In occasione della ricorrenza, la Lice interviene anche su un argomento di attualità, le eventuali interazioni del vaccino anti-Covid con i farmaci anticrisi quotidianamente assunti. «Nessun elemento appare in grado di far emergere evidenze che il vaccino possa aggravarne la condizione – sostiene Laura Tassi, presidente Lice – né che le persone con epilessia (compresi i bambini) possano avere maggiori rischi di effetti indesiderati con la vaccinazione».
Ovviamente per avere tutte le informazioni del caso ci si deve rivolgere all’epilettologo curante. Si può consultare il sito www.lice.it per aggiornamenti.
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