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Dati settimanali, curva dei contagi ancora in discesa (-30%). E diminuiscono anche i decessi

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La curva scende ancora e i casi settimanali si sono dimezzati in 15 giorni. Tra lunedì 7 febbraio e ieri i nuovi positivi sono stati 481.681, cioè il 30,6% in meno rispetto alla settimana precedente. La tendenza ormai è chiara e probabilmente nel giro di due o tre settimane si arriverà a un numero molto basso di nuovi positivi giornalieri. Intanto si è già più bassi rispetto ai numeri raggiunti nella settimana a cavalo tra il 2021 e il 2022. Calano i casi e scende anche il numero di tamponi, che sono passati da 6 milioni a 4,5 la settimana. Anche questo è un segnale di una epidemia meno diffusa. Ma gli indicatori più significativi sono quelli che riguardano l’andamento dei ricoveri e dei decessi. Anche per questi dati si osserva una discesa.

La situazione nelle Regioni, Emilia, Piemonte e Lombardia calano di oltre il 40%

Prosegue la crescita della sola Sardegna, che passa da 12.196 a 16.154 casi (+3.958, +32,4%), mentre la Calabria è stabile, visto che passa da 11.599 a 11.610. Le altre Regioni sono tutte in calo. Ecco i dati: la Valle d’Aosta da 1.112 a 582 casi (-530, -47,6%), l’Emilia-Romagna da 65.722 a 37.436 (-28.286, -43%), il Piemonte da 47.617 a 28.324 (-19.293, -40,5%), la Lombardia da 86.739 a 51.941 (-34.798, -40,1%), la Provincia di Trento da 7.140 a 4.350 (-2.790, -39%), il Veneto da 74.980 a 46.120  (-28.860, -38,4%), la Liguria da 20.515 a 12.701 (-7.814, -38%), il Friuli Venezia Giulia da 18.183 a 11.357 (-6,826, -37,5%), la Toscana da 49.019 a 30.829 (-18.190, -37,1%), la Provincia di Bolzano da 10.524 a 6.692 (-3.832, -36,4%), le Marche da 26.471 a 17.440 (-9.031, -34,1%), l’Umbria da 10.367 a 7.688 (-2,679, -25,8%), l’Abruzzo da 17.060 a 12.706 (-4.354, -25,5%), il Lazio da 69.108 a 51.566 (-17.542, -25.3%), la Basilicata da 6.744 a 5.040 (-1.740, -25,2%), la Campania da 64.998 a 48.604 (-16.394, -25,2%), la Puglia da 43.477 a 36.088 (-7.389, -16,9%), la Sicilia da 47.943 a 41.829 (-6.114, -12,7%), il Molise da 2.659 a 2.628 (-31, -1,1%).

Ricoveri in intensiva giù del 17%

Ieri negli ospedali erano ricoverate 17.250, cioè il 13,4% in meno della settimana prima. Il calo precedente era stato inferiore, del 6%. Quindi la curva dell’occupazione dei posti letto ha iniziato a scendere in modo più deciso. Nelle terapie intensive i ricoverati sono 1.190, contro i 1.431 di domenica 6 febbraio (-16,8%). Anche in questo caso la riduzione è più importante di quella della settimana precedente, che era stata del 10,1%. Se si osservano invece i soli letti ordinari, si scende da 18.498 a 16.060 (-13,1%).

Quattro Regioni verso il giallo

Con l’occupazione che si riduce, migliora la situazione di tutte le Regioni dal punto di vista dei colori. Per passare dall’arancione al giallo bisogna avere dati compatibili con lo scenario con meno restrizioni per tre settimane. Questa settimana dovrebbero spostarsi Molise, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Valle d’Aosta. Tutte le Regioni, comunque, adesso hanno dati da giallo o da bianco ma appunto per la regola delle tre settimane in molte dovranno aspettare. Ad esempio anche la Lombardia e il Veneto, che hanno dati da bianco ma da troppo poco tempo.

I morti sono stati 54 in meno al giorno

Ieri il numero dei morti dall’inizio dell’epidemia è salito a 151.015. Nell’ultima settimana hanno perso la vita 2.244, cioè 378 in meno rispetto ai sette giorni precedenti, il 14,4%. Dopo una settimana di numeri stabili (si era passati da 2.626 a 2.622 decessi), quindi, anche il più drammatico degli indicatori ha finalmente cominciato a scendere.

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