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Referendum su eutanasia e cannabis, Bonino: “Delusa da Amato, la bocciatura della Consulta è una scelta politica”

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“È stata una scelta politica conservatrice la bocciatura dei referendum su eutanasia e cannabis. E non mi aspettavo che il presidente Amato usasse quei toni nei confronti dei promotori, descritti come dei furbacchioni”. Emma Bonino, storica leader radicale, senatrice di +Europa, ex ministra degli Esteri, è dispiaciuta, ma determinata a dare battaglia. 

Bonino, il presidente Amato ha detto che la Consulta non poteva che bocciare i quesiti su eutanasia e cannabis, per le conseguenze che avrebbero avuto. È una fake news o non sapete piu scrivere i referendum?
“Innanzitutto ho trovato la conferenza stampa del presidente Amato anomala. Non solo per il ruolo che un presidente della Consulta ha, ma per i toni liquidatori che Amato ha utilizzato nei confronti dei promotori del referendum cannabis ed eutanasia, descritti quasi come dei furbacchioni che hanno ingannato le persone: i quesiti sono stati letti e riletti da eminenti giuristi, avvocati e costituzionalisti e da parte di Amato sarebbe stato necessario maggiore rispetto. Erano chiari e scritti correttamente, altrimenti i 5 giudici su 15 che erano a favore, non li avrebbero supportati. Abbiamo coinvolto più di un milione di italiani, molti dei quali giovani e giovanissimi, la maggior parte al loro primo approccio attivo alla politica. La Corte Costituzionale ha deciso di bocciare gli unici due quesiti davvero popolari: cannabis ed eutanasia provengono da una forte richiesta dei cittadini, quelli sulla giustizia dai Consigli regionali. Già solo questo è un fatto politico”.  

Cannabis, bocciato il referendum. Amato: “Sfociava in sostanze stupefacenti”. I promotori: “Colpo alla democrazia”

di
Viola Giannoli

16 Febbraio 2022

Però abrogare l’articolo 579 del codice penale sull’omicidio del consenziente, è pericoloso: va oltre l’eutanasia, non crede?
“Io credo che, al di là dei quesiti, il problema in Italia è lo strumento referendario: essendoci praticamente solo quello abrogativo, è normale che vi siano margini di interpretazione. E ritengo che la Corte abbia scelto la via interpretativa più conservatrice. Detto questo, sono dispiaciuta e affranta per le tante famiglie che avevano riposto fiducia in questo referendum e che continueranno a vivere situazioni di immane sofferenza. Aggiungo però che è una fake news diffondere l’idea che un ragazzo in stato di ubriachezza avrebbe potuto, come conseguenza del referendum sull’eutanasia, ovvero con l’abrogazione parziale dell’articolo 579 del codice penale, chiedere a un amico altrettanto ubriaco di ucciderlo.

Teme che in Parlamento non si trovi accordo sul fine vita?
“Le resistenze, anche all’interno dei partiti che si auto definsicono progressisti, sono molte. Ad ogni modo, meglio nessuna legge che una legge che rischia di essere addirittura peggiorativa rispetto alla condizione attuale, come a me pare questa sul suicidio assistito, perché aggiunge ostacoli per la persona malata e restringe l’applicazione della sentenza della stessa Consulta sul caso Cappato-Dj Fabo. Visto che dopo la bocciatura del referendum in Corte Costituzionale, Pd e M5S si sono affannati a dire che il Parlamento deve intervenire, spero che almeno tengano conto dei nostri emendamenti. O sarà l’ennesima occasione persa”. 

Amato è un laico con il quale lei ha sempre avuto un buon rapporto, si aspettava queste decisioni?
“Non me l’aspettavo. Dopo di che, le decisioni non le prende il presidente, ma il collegio a maggioranza”. 

Perché è stato bocciato il referendum sull’eutanasia. Amato: “Impugnate la legge”

di
Giovanna Casadio

16 Febbraio 2022

Pensa siano state scelte politiche?
“Penso che abbiano prevalso logiche conservatrici, come se dai referendum ci si debba difendere. Ed è un peccato perché così si rischia di fare un danno alla voglia di partecipazione e al coinvolgimento dei cittadini sui temi che li toccano direttamente”.  

Cosa accadrà adesso? 
“Come +Europa andremo avanti a portare le nostre battaglie su legalizzazione della cannabis ed eutanasia. I cittadini hanno riposto fiducia in noi anche per questo e noi non molleremo di un millimetro”. 

Giustizia, è soddisfatta dei referendum accolti?
“Si certo. Farò convintamente campagna per il Sì. Ma sono scettica sul raggiungimento del quorum, tant’è che Salvini ha già proposto l’election day con le amministrative. Se gli italiani fossero stati chiamati a esprimersi su cannabis ed eutanasia, sarei stata più fiduciosa”.  

Più una vittoria di Salvini che della galassia radicale?
“Io per la verità li chiamo referendum Pannella/Tortora: sono decenni che la giustizia in Italia non va. Basti guardare ai danni provocati dalla stagione di Mani Pulite, di cui ricorrono i 30 anni”. 

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