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Uno squalo volpe è stato avvistato nelle acque del golfo di Trieste. A darne notizia sui social è l’area marina protetta di Miramare, che spiega come si tratti di una specie principalmente tropicale, ma che può migrare raggiungendo anche i mari italiani.
La particolarità, raccontano gli esperti, è “l’inconfondibile coda. Con una lunghezza pari a quella del resto del corpo, non è solo il tratto distintivo, ma anche uno strumento essenziale per la caccia. Utilizzata per fendere l’acqua, permette allo squalo di compattare i banchi di pesci in modo da attraversarli senza disperderli”.
“Gli studi degli ultimi anni hanno osservato – scrivono ancora i ricercatori dell’Area marina – che la coda viene sfruttata anche per stordire le prede, principalmente piccoli pesci pelagici come sarde e sgombri, prima di attaccarle. Questo comportamento è supportato anche dal frequente ritrovamento degli squali volpe legati agli ami dei palamiti dalla parte della coda”.
Lo squalo volpe è stato notato nei pressi della boa oceanografica Paloma presente nel golfo. Un cittadino, Gabriele Passaro, l’ha ripreso e ha inviato il video all’area marina.
“Essendo predatori all’apice della catena alimentare – prosegue la nota del parco di Miramare – gli squali sono indicatori di un buono stato di salute del mare. Tuttavia, più del 50% delle specie di squalo presenti nel Mediterraneo rischia di estinguersi e anche lo squalo volpe è classificato dalla IUCN in pericolo critico. La sua popolazione è infatti diminuita dell’80% negli ultimi 50 anni, minacciata principalmente dalla pesca accidentale con i palangari e da quella sportiva”.