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Recensione MSI Vector 16 HX A13V: il laptop dalle ottime prestazioni racchiuso in un corpo che gli sta stretto

[ Leggi dalla fonte originale]

Unboxing MSI Vector 16 HX A13V

Purtroppo la confezione del Vector 16 HX di MSI non riserva nessuna sorpresa di rilievo: PC, alimentatore da 330W e fine. Con l’acquisto è incluso un mese di Game Pass Ultimate, ma lo riscattate direttamente dal software Xbox, non ci sono tagliandini o simili dentro la scatola.

Qualità Costruttiva

MSI Vector 16 HX A13V è un laptop da gioco bello carrozzato. Come quasi tutti i modelli è realizzato sfruttando un mix di policarbonato e alluminio. Il coperchio del monitor è in metallo, mentre il resto è quasi tutto in plastica appunto. È però plastica di buona qualità, e si ha davvero la sensazione di tenere per le mani un dispositivo super solido, pensato appunto per resistere nel tempo. Impossibile non notare le particolari (e prominenti) cerniere dello schermo caratterizzate da una vernice cangiante. L’inclinazione massima dello schermo ammonta però a circa 130/140°.

Anche il retro è particolarissimo, con un totale di ben 7 piedini, gommati o meno, che rialzano tutta la struttura da terra per favorire l’air flow. Guardando il retro si notano le soluzioni di dissipazione del calore interne (heat-pipe e ventole), e sui fianchi si notano altre fessure di sfogo per espellere l’aria calda prodotta.

Per quanto riguarda abbellimenti di natura gaming, sul coperchio del monitor troviamo il gagliardetto di MSI con il tipico drago del marchio taiwanese. Non ci sono LED o simili, se non quelli che caratterizzano la tastiera. Le linee sono sufficientemente aggressive, ma per certi versi è anche meno tamarro di tanti altri portatili da gioco.

Buona la dotazione di porte. Partiamo dal retro, dove troviamo una HDMI 2.1, una USB-C 3.2 Gen 2 / DP, Ethernet, Kensington Lock e alimentazione con porta proprietaria. Sul lato destro troviamo una USB-A 3.2 Gen 1, una USB-A 3.2 Gen 2 e una USB-C 3.2 Gen 2 DP (con PowerDelivery 3.0), mentre su quello sinistro troviamo una Thunderbolt 4, un lettore di schede SD e un jack audio combo. Per quanto riguarda la webcam, troviamo (purtroppo) una 720p a 30 fps che nel 2024 dovrebbe essere illegale, che se non altro vanta uno shutter fisico per la privacy. Non ci sono né sensori a infrarossi per lo sblocco con il volto né un lettore di impronte digitali.

Il peso ammonta a 2,7 kg. Non è un peso piuma, e a questo dovete aggiungerci anche 700 grammi circa dell’alimentatore da 330W. Ci sono modelli anche più pesanti in circolazione, ma è comunque bene sottolineare che il Vector 16 HX non è certo un notebook classico da lavoro. Occhio anche allo spessore, che nel punto più alto raggiunge circa 3 centimetri.

Tastiera e touchpad

La tastiera del Vector 16 è in formato ANSI: tasto Invio lungo e stretto, niente parentesi angolari a sinistra, tasto Shift di sinistra allungato, ma se non altro sono indicate le lettere accentate nostrane, che è già qualcosa. Anche i simboli sopra la fila dei numeri sono giusti. C’è anche un tastierino numerico molto compatto, il che non guasta. Ogni tasto è retroilluminato con LED singolo, e proprio tutto quello che riguarda l’illuminazione nasce dalla collaborazione con SteelSeries. I tasti WASD ed Power presentano dei keycap traslucidi diversi dagli altri.

Il feedback è molto in stile laptop, con corsa breve, feeling quasi a membrana e sonorità non troppo accentuate. Il feeling in scrittura non è malvagio, e si usa bene anche a livello lavorativo. Questa recensione l’ho scritta buona parte usando proprio la tastiera del Vector 16. La retroilluminazione invece mi ha un po’ deluso. Il fatto che ogni tasto abbia il suo LED è cosa buona e giusta, ma il livello di luminosità mi è sembrato un po’ scarsino, anche a confronto con modelli di altri brand.

Il touchpad se la cava degnamente. Ampio ma non esagerato, è premibile per tre quarti della sua superficie, e in mancanza del mouse (per esempio in treno) non vi farà sentire troppo la sua mancanza.

Scheda Tecnica

Ci sono 4 SKU del Vector 16 HX, ma è quasi come se ce ne fosse una sola. Guardando la tabella comparativa presente sul sito ufficiale, le uniche differenze fra i 4 modelli sono da ricercarsi nella webcam, e si tratterebbe solo della riduzione del rumore 3D (3DNR).

Un po’ diversa la situazione su Amazon, dove è possibile acquistare 3 varianti con 3 SoC leggermente diversi e RAM un po’ più lenta. Il modello protagonista di questa recensione è il Vector 16 HX A13VHG-405IT con NVIDIA GeForce RTX 4080, Intel i9-13980HX, 16 GB di memoria RAM DDR5 a 5.600 MHz, e SSD PCIe 4 da 1 TB. Ecco la scheda tecnica:

Schermo principale: 16″ IPS full HD+ (1.920 x 1.200 pixel), 144 Hz, 16:10
CPU: Intel Core i9-13980HX, fino a 5.6 GHz, 24-core, 32 thread
GPU: NVIDIA GeForce RTX 4080, GDDR6 12GB
RAM: 16 GB DDR5-5600, espandibili fino a 64GB
Archiviazione: 1 TB SSD M.2 NVMe PCIe 4.0 + 1 slot compatibile PCIe Gen 5
Webcam: 720p@30fps con webcam shutter
Porte: 1 x HDMI 2.1 (4K@120Hz o 8K@60hz), 1 x Thunderbolt 4, 2 x USB-C 3.2 Gen 2 DP (PD 3.0 charging), 1 x USB-A 3.2 Gen 2, 1 x USB-A 3.2 Gen 1, 2.5G Ethernet, jack audio combo, slot SD Card, Kensington Lock, DC-in
Connettività: Intel Wi-Fi 6E AX211, Bluetooth 5.3
Audio: 2 x 2W speaker Nahimic 3 Audio Enhancer, Hi-Res Audio Ready
Batteria: 90 Wh 4 celle con alimentatore da 330 Watt
Peso: 2,7 Kg
Dimensioni: 357 x 284 x 22,20/28,55 mm
OS: Windows 11 Home

Mi tolgo subito il sassolino dalla scarpa: peccato per la RAM.

Un dispositivo come questo Vector può essere visto anche come portatile da lavoro, vista la presenza di una scheda video di qualità e di tutto ciò che in futuro può riguardare l’intelligenza artificiale e i software che ne fanno uso. Nulla vieta di espanderla fino a 64 GB, visto che ci sono due slot compatibili con RAM DDR5, ma è una spesa aggiuntiva. Anche sull’SSD ci sarebbe qualcosa da ridire. Come vedrete nella tabella dei benchmark è decisamente più lento di quello che mi aspettavo. Il bello è che il PC sarebbe anche compatibile con SSD PCIe 5, i più veloci e performanti in circolazione, ma probabilmente per tenere bassi i costi MSI ha optato per un modello vecchio e, purtroppo, anche lento. Sulla scheda video è stata fatta una scelta forse conservativa che apprezzo molto. La GeForce RTX 4080 Max-Q 5°gen di NVIDIA con 12 GB di memoria: vanta ottime performance, consumando meno e raggiungendo temperature massime più basse rispetto alla RTX 4090.

Volendo c’è anche una versione più avanzata del Vector 16 con i9 di 14a generazione e RTX 4090, oltre a 32 GB di RAM e display QHD+, ma il prezzo sfiora i 4.000€.

Schermo

MSI per il suo Vector ha optato per un display IPS full HD+ da 1.920 x 1.200 pixel a 144 Hz con rapporto di forma 16:10. Da un classico IPS non ci si può aspettare chissà cosa, tant’è che anche MSI non pone particolare enfasi su questo aspetto nella pagina ufficiale del portatile. C’è comunque la copertura quasi al 100% degli spazi sRGB e DCI-P3, il che non guasta. Non sarà il migliore per quanto riguarda foto e video editing, ma si difende discretamente.

C’è più che altro da criticare il refresh rate. Non c’è il G-SYNC di NVIDIA, e ci si ferma appunto a 144 Hz. Niente di male, ma sotto il cofano c’è una RTX 4080 che con giochi come Overwatch 2 spinge il frame rate a quasi 300 punti.

Per non parlare della risoluzione: in mobilità può avere il suo perché, ma processori e schede video sono oramai pensate per andare oltre il full HD. Anche i tempi di risposta, non dichiarati da MSI, sono troppo alti in ottica gaming. 

Da MSI Center non ci sono opzioni relative alla resa dello schermo, e non c’è supporto all’HDR. Così e così insomma. C’è, come accennato, un Vector più avanzato con display QHD+ a 240 Hz, ma il prezzo decolla. Dovete insomma capire cosa fa per voi e l’utilizzo che volete fare del laptop. Se l’intenzione è quella di collegarla a un monitor esterno, non fatevi troppi problemi.

Benchmark

 
ASUS Zephyrus M16
Acer Predator 18 Helios
MSI Vector 16 HX A13V 
3DMark (Port Royal)
13000
13700
12210
3DMark (Speed Way)
5650
5700
4900
3DMark (Time Spy)
18200
19050
18500
PCMark 10
10800
11600
11700
GeekBench single-core
2620
2900
2800
GeekBench multi-core
14200
17600
16700
GeekBench GPU (RTX)
210000
200000
170000
Procyon (video)
7900
47500*
41700* – Vedi asterisco
Procyon (IA Image Gen)
/
2600
2330
Cinbench R23
1920 (single) / 18500 (multi)
2130 (single) / 27000 (multi)
2130 (single) / 18500 (multi)
Cinebench 24
116/1091 (CPU) – 21850 (GPU)
124/1580 (CPU) – 22400 (GPU)
125/1670 (CPU) – 17100 (GPU)
CrystalDisk lettura
6900 MB/s
 13000 MB/s
5000 MB/s
CrystalDisk scrittura
5200 MB/s
 12000 MB/s
3300 MB/s

* Procyon ha cambiato la scala dei risultati. Al momento il nostro database non vanta ancora un numero sufficiente di risultati, ma se non altro abbiamo quello del Predator Helios 18 che gli si avvicina. Altri due risultati, giusto come ulteriore paragone: Lenovo Yoga 9 2-in-1 con GPU integrata arriva a 10.400 punti, e Framework Laptop 16 con Ryzen 7 7840HS invece a 25.900.

È quasi ingiusto paragonarlo a due portatili dotati di GPU RTX 4090, ma sapete cosa? In tal senso il Vector di MSI si difende alla grandissima. Oltre allo Zephyrus M16 citato in tabella, stiamo testando in questi giorni anche lo Zephyrus G16 di nuova concezione. ASUS, per mantenere a bada le temperature, tende a limitare il TDP della 4090, e il risultato è che la RTX 4080 a briglia sciolta del Vector 16 riesce a fare meglio in tante situazioni! E non è solo questione di GPU: anche l’i9 di tredicesima generazione si difende bene contro quello di 14°. Anzi, tende a temperature più basse, e i consumi sono tenuti a bada da un sistema di gestione dei watt implementato da MSI. Ci torniamo nella prossima sezione.

Comunque, se state valutando l’acquisto di un portatile dotato di RTX serie 40, non importa scomodare la 4090: dispositivi come l’MSI Vector 16 HX dimostrano che si può ottenere ottimi risultati, risparmiando soldi, consumi e temperature, anche con la 4080.

MSI poi non pone particolare enfasi sull’intelligenza artificiale (non c’è il tasto Copilot, per intenderci), ma avendo a bordo una scheda video NVIDIA di recente concezione, non teme nemmeno questo ambito di utilizzo. Procyon, il benchmark che usiamo per testare le performance su foto e video editing, ha aggiunto anche dei test pensati proprio per mettere alla prova le capacità IA dei computer. Visto che abbiamo sotto mano tre laptop gaming sufficientemente recenti, l’MSI Vector 16 HX protagonista di questa recensione, un ROG Zephyrus G16 con RTX 4090 e un Acer Predator Helios 18 sempre con RTX 4080, possiamo dare un’occhiata ai valori ottenuti nel benchmark AI Image Generation Benchmark – Stable Diffusion 1.5 (FP16). Il test in questione offre un valore di riferimento finale e a valori temporali relativi alla velocità di generazione delle immagini:

Acer Predator Helios 18 – Risultato generale: 2600 – Tempo complessivo: 38,937 s – Velocità di generazione dell’immagine: 2,434 s/immagine
ASUS ROG Zephyrus G16 – Risultato generale: 2000 – Tempo complessivo: 50,598 s – Velocità di generazione dell’immagine: 3,162 s/immagine
MSI Vector 16 HX – Risultato generale: 2330 – Tempo complessivo: 42,870 s – Velocità di generazione dell’immagine: 2,679 s/immagine

Il Vector eguaglia lo Zephyrus, anche perché, come abbiamo detto poco fa, il portatile di MSI non ha limitazioni di potenza alla GPU, e quindi può esprimersi al massimo delle sue possibilità.

In ogni caso, sono tutti laptop IA-Ready, molto più anche di quelli dotati solo di CPU (seppur con NPU dedicata) vista la presenza a bordo delle schede video di NVIDIA. E questo MSI sa difendersi bene anche contro dispositivi ben più costosi.

Consumi e temperature

Vediamo quindi consumi e temperature. In caso di uso intenso di GPU, subentra la tecnologia MSI OverBoost Ultra che distribuisce 175W alla scheda video e 65W al processore. E basta aprire un monitor come HWInfo e avviare un gioco per rendersi conto di come questi valori siano rispettati al millimetro. Anche con uno stress test combinato Prime95 + FurMark subentra quasi subito la tecnologia permettendo la distribuzione di potenza appena citata. E il bello è che in questo modo il processore, l’i9 di 13a generazione, non va mai in thermal throttling. Caso diverso se si fa uso intensivo solo della CPU: in tal caso la potenza sale fino a 135W, e con test prolungati si arriva anche al throttling.

Insomma, l’alimentatore da 330W serve tutto, e MSI non poteva includere soluzioni più leggere di così.

E per quanto riguarda le temperature? Come tutti i brand anche MSI ha il suo sistema di raffreddamento proprietario dal nome altisonante, il Cooler Boost 5! Però c’è da dire che funziona bene, anche meglio di altri. Alle due classiche ventole, MSI ha affiancato 6 heat-pipe con design condiviso, che passano quindi sia su CPU che GPU. Si notano molto bene dalle feritoie posteriori, e dai lati si possono vedere anche i radiatori che completano la dotazione.

Durante lo stress test combinato (e prolungato) citato prima, la CPU si aggira intorno agli 85°, e la GPU più o meno a valori simili (2 o 3 punti in meno), a riconferma del design condiviso delle heat-pipe di cui è dotato il portatile. Certo, con carichi di lavoro del genere, che sono esagerati e per certi versi irrealistici, si ottengono valori limite, ma si tratta comunque di cifre inferiori a quelle che si registrano con i9 di 14a generazione o con i nuovi Intel Ultra.

Sulla scocca di che temperature si parla? Sui tasti WASD siamo intorno ai 37/38°, un po’ altino ma comunque nei limiti. Dove si poggiano i polsi siamo lontani dall’hardware che si riscalda maggiormente, e infatti siamo sui 28°. Avvicinandosi allo schermo si sale ai praticamente canonici 44°.

E tutto questo selezionando la modalità Prestazioni Estreme da MSI Center, quella che spinge un po’ di più sull’acceleratore permettendo anche all’occorrenza di escludere del tutto la GPU integrata nel SoC Intel.

Esperienza d’uso e Gaming

MSI Vector 16 HX è quel genere di dispositivo che si colloca a metà fra i due mondi. Da una parte c’è chi potrebbe comprarlo per usarlo come una sorta di PC fisso mobile; dall’altra nulla vieta di usarlo come portatile da lavoro per scopi creativi o per le discipline STEM. Nel primo caso, c’è da dire che affiancarlo a un monitor un po’ più degno di questo nome (magari a marchio MSI che quando vuole sforna ottimi monitor) lo valorizzerebbe di più, viste le performance e le temperature.

Dall’altra, stiamo pur sempre parlando di un portatile spesso e più pesante dei classici notebook da lavoro, ma se vi serve potenza e GPU dedicata, personalmente preferirei dispositivi come questo MSI, che hanno appunto buone performance, qualità costruttiva decente e sistemi di dissipazione sensati, a laptop più sottili e “fighetti” che poi soffrono maggiormente di thermal throttling o hanno performance castrate per via di limitazioni al TDP.

Sempre in questo ultimo ambito, ovvero quello di dispositivo portatile, il Vector 16 soffre però il confronto con la concorrenza in altri ambiti. L’SSD vanta prestazioni deludenti, e poco importa se lo slot è compatibile con quelli PCIe 5: è una spesa aggiuntiva, e dopo aver acquistato un portatile gaming la voglia di investire altri soldi è sempre poca. La RAM si ferma a 16 GB, e la webcam è veramente scarsa. È un peccato, vista anche la presenza dello slot per le SD.

Cosa c’entra? Semplice, in ottica Creator una webcam decente può fare comodo, e in ogni caso nel 2024 con il remote working sdoganato i produttori di laptop (tutti, non solo MSI) dovrebbero fare di più.

A regime, il rumore emesso dalle ventole è “importante” come in tanti altri laptop gaming, ma quello di MSI per esperienza personale decisamente più sopportabile. All’altezza delle orecchie con ventole al massimo siamo a 35 dB; avvicinandosi alle feritoie laterali siamo a 50, massimo 55 decibel.

Gli speaker sono leggermente migliori di quelli provati su modelli anche più costosi. Ci sono due tweeter da 2W che riproducono i suoni dal fondo del portatile. Non si può pretendere chissà cosa, ma se non altro riescono a riprodurre un po’ di bassi e a volume alto non distorcono troppo. C’è sempre il problema che le ventole, per quanto più sopportabili della media, sovrastano abbastanza gli speaker, ed è quindi praticamente obbligatorio dotarsi di cuffie dedicate.

Sempre a livello audio, c’è il pannello Nahimic dedicato da cui poter mettere mano a un bel po’ di parametri, non solo legati agli speaker integrati, ma anche ad altri dispositivi per il suono che potete collegare al laptop.

Il software proprietario per la gestione di alcuni dei parametri del PC è il buon vecchio MSI Center. Qui ci sono principalmente due schermate da usare: quella per lo Scenario Utente e il Monitoraggio Hardware. La prima permette di selezionare la modalità d’uso, come MSI AI Engine che regola il tutto in autonomia o Prestazioni Estreme, e anche di sfruttare il GPU Switch. Come tanti laptop MSI da gioco c’è la modalità grafica MSHybrid, che passa dinamicamente da grafica integrata a grafica discreta a seconda delle necessità. Serve a consumare meno batteria, sfruttando appunto la scheda integrata in caso di carichi di lavoro più leggeri. Se invece lo si vuole spremere come laptop gaming, si può del tutto escludere l’integrata e usare solo la discreta (o il contrario).

Monitoraggio hardware tiene invece sotto controllo temperature, memorie e simili. Ci sono poi vari pannelli aggiuntivi da scaricare in caso di necessità, ed è apprezzabile che MSI non carichi troppo il suo software lasciando la decisione all’utente. Per quanto riguarda software di terze parti preinstallati, è più il “bloatware” che include Microsoft in Windows 11 delle cose che ci installa MSI.

Lato gaming, che poi è uno degli aspetti che più dovrebbe interessarci in un prodotto del genere, MSI Vector 16 sa il fatto suo. Abbiamo scelto titoli che avessero anche tecnologie NVIDIA quali il Frame Generation, da sfruttare solo con le RTX serie 40, il Ray Reconstruction e ovviamente la Super Resolution (DLSS 2). I test li abbiamo effettuati in full HD+ per il semplice motivo che è quello lo scenario d’uso. In questa risoluzione la Super Resolution (DLSS 2) è anche meno efficiente che a risoluzioni più alte. L’unico gioco dove l’MSI ha un po’ vacillato è A Plague Tale: Requiem.

I valori di media sono buoni, ma l’1% low è basso, e in gioco si verificano effettivamente cali drastici di fluidità e stuttering. A dirla tutta non è il gioco più ottimizzato del mondo, e lo proviamo per via dell’inclusione di tutte le funzionalità legate al DLSS 3 e 3.5, oltre ovviamente al Ray Tracing. Negli altri giochi il valore 1% low è decisamente migliore.

Cyberpunk 2077:
Full HD+, dettagli al massimo, Path Tracing (Full Ray Tracing), Frame Generation ON, Ray Reconstruction ON, DLSS Qualità – 100 fps di media
Full HD+, dettagli al massimo, Path Tracing (Full Ray Tracing), Frame Generation ON, DLSS OFF – 62 fps di media
Full HD+, dettagli al massimo, Ray Tracing Ultra, Frame Generation ON, DLSS Auto – 145 fps di media
Full HD+, dettagli al massimo, Ray Tracing Ultra, Frame Generation – 96 fps

Overwatch 2: 290 fps di media in full HD con dettagli massimi (misurati con FrameView), 1% low 184 fps
F1 24:
Full HD+, dettagli al massimo, DLSS OFF, Frame Generation ON – 170 fps di media
Full HD+, dettagli al massimo, DLSS Qualità, Frame Generation ON – 205 fps di media

A Plague Tale: Requiem:
Full HD+, dettagli al massimo, DLSS OFF, Frame Generation ON: 106 fps, 1% low 28 fps
Full HD+, dettagli al massimo, DLSS Qualità, Frame Generation ON: 126 fps, 1% low 37 fps

Alan Wake 2 – DLC
Full HD+, dettagli al massimo, DLSS Qualità, Frame Generation ON, Ray Reconstruction ON: 82 fps, 1% low 59 fps
Full HD+, dettagli al massimo, DLSS OFF, Frame Generation ON: 67 fps, 1% low 40 fps

E vista la presenza a bordo della scheda video NVIDIA, è bene ricordare che si ha accesso anche a tutte le tecnologie Max-Q di 5° generazione.

Ci sono gli OPS (Optimal Playable Settings) da GeForce Experience, DLSS 3 e 3.5, accelerazione GPU per vari software delle discipline STEM, i driver NVIDIA Studio e così via. Giusto per ribadirlo nuovamente: il Vector di MSI può essere scelto non solo come macchina da gioco, ma come stazione poliedrica pronta anche ad ambiti lavorativi complessi.

Autonomia

La batteria è  da 90 Wh, molto vicina al massimo consentito dai laptop (99) e l’alimentatore è da 330W. I valori ottenuti con i benchmark batteria di PCMark 10 sono purtroppo in linea con quelli di tanti portatili gaming in circolazione:

Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità, 60 Hz): 4 ore circa
Gaming (massime prestazioni, massima luminosità, 1441 Hz): 1 ora circa
Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo – luminosità a 25, modalità auto, 60 Hz): 2 ore circa

Ci volete lavorare senza batteria? Arriverete massimo a 3 ore, e questo tenendo a bada refresh rate, hardware, retroilluminazione e anche le operazioni che intendete svolgere.

Prezzo

L’esatta variante dell’MSI Vector 16 HX A13 di cui vi ho parlato in questa recensione la trovate su Amazon a 2.349€. Non è male. Certo, difetti ce ne sono e ho cercato di evidenziarli lungo tutto l’approfondimento, ma è anche pur vero che si acquista una macchina con RTX 4080, processore i9-13980HX, con possibilità di espansione di RAM e SSD, performance solide e sistema di raffreddamento che sa il fatto suo.



MSI Vector 16 HX A13VHG-283IT, Notebook Gaming, 16″ 16:10 FHD+ 144Hz, Intel i9-13980HX, Nvidia RTX 4080 GDDR6 12GB, 1TB SSD PCIe4, DDR5 16GB, WiFi 6E, Win11 Home [Layout e Garanzia ITA]


Vedi l’offerta

Accontentandosi dell’i9-13950HX (invece del 13980) si trova da venditori terzi anche a 2.169€.



MSI Vector GP68HX 13VH-246IT, Notebook Gaming, 16″ FHD+ 144Hz, Intel i9-13950HX, Nvidia RTX 4080 12GB GDDR6, 16GB RAM DDR5 5600MHz, 1TB SSD PCIe4, WiFi 6E, Win 11 Home Layout e Garanzia ITA, Grigio


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Se invece si vuole appunto andare all-in e passare a uno schermo QHD+ a 240 Hz, Intel i9-14900HX, NVIDIA GeForce RTX 4090 con 16 GB di memoria dedicata e 32 GB di RAM DDR5 il prezzo decolla a 3.895€. Siamo insomma in un’altra categoria.



MSI Vector 16 HX A14VIG-282IT, Notebook Gaming, 16″ 16:10 QHD+ 240Hz, Intel i9-14900HX, Nvidia RTX 4090 GDDR6 16GB, 1TB SSD PCIe4, DDR5 32GB, WiFi 7, Win11 Home [Layout e Garanzia ITA]


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Il sample per questa recensione è stato fornito da MSI, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un’affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Tanta potenza, ottime performance, temperature e consumi sempre a bada. Un ottimo biglietto da visita, che però soffre di alcuni problemi che sembrerebbero di facile risoluzione. MSI Vector 16 HX A13V è PCIe 5 ready, ma vanta un SSD più vecchio (e troppo lento); sembra pronto per gaming al top e attività lavorative pesanti, ma si ferma a 16 GB di RAM; ha uno schermo che fa il suo dovere, ma che si ferma in full HD a 144 Hz, quando ci sono giochi che grazie alla GeForce RTX 4080 di cui è dotato sfiorano i 300 fp; e anche la webcam (e qualche altra cosina) non sono al meglio delle possibilità. Per certi versi potrebbe quasi funzionare meglio come desktop replacement da portare con sé in caso di necessità. C’è però anche da dire che si spende meno che in altri casi, e come testimoniano i risultati ottenuti nei benchmark e nei giochi, se la cava anche meglio di dispositivi che sfoggiano schede video e CPU più avanzate.

Sommario

Unboxing MSI Vector 16 HX A13V 5

Qualità Costruttiva 9

Tastiera e touchpad 7

Scheda Tecnica 8.5

Schermo 7

Benchmark 9.5

Consumi e temperature 8

Esperienza d’uso e Gaming 8.5

Autonomia 5.5

Prezzo 7

Voto finale

MSI Vector 16 HX A13V

Pro

Prestazioni solide
Temperature e consumi sotto controllo
Pronto anche per la IA
Prezzo non esagerato

Contro

RAM e SSD si poteva fare di meglio
Schermo solo 144 Hz
Webcam insufficiente
Autonomia

 

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