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Sceglie l’anniversario della strage di Marcinelle, Sergio Mattarella, per rinnovare un richiamo sul tema del lavoro: “Fin dal suo primo articolo la Costituzione della Repubblica stabilisce un vincolo ideale inscindibile tra democrazia e lavoro – ricorda il presidente della Repubblica -. Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori ne è un principio fondamentale, affermato anche al livello internazionale; un obiettivo che, tuttavia, non è stato ancora pienamente raggiunto”. Mattarella ha scelto queste parole per il suo messaggio in ricordo delle 262 vittime del crollo nella miniera belga di Marcinelle.
Ritorno a Marcinelle
di Carlo Bonini (coordinamento editoriale), Angelo Ferracuti. Coordinamento multimediale Laura Pertici. Produzione Gedi Visual
“Da ventitrè anni – afferma il capo dello Stato – la data del disastro minerario di Marcinelle del 1956 ha dato vita alla Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. La portata della tragedia che sessantotto anni fa sconvolse 262 famiglie – di cui 136 italiane – le ha fatto assumere una fortissima carica simbolica. Quanto accadde al Bois du Cazier è dunque un richiamo alla memoria del sacrificio di tutti lavoratori italiani deceduti all’estero nello svolgimento delle proprie attività professionali e a quanti hanno recato il contributo della propria industriosità a Paesi anche lontani”.
Partendo dal ricordo della tragedia, Mattarella ribadisce che “svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza è la prima elementare condizione. Marcinelle e le altre tragedie – aggiunge il presidente nel suo messaggio – che hanno coinvolto migranti italiani nei cinque continenti costituiscono ancora oggi un monito ineludibile a promuovere la dignità del lavoro, valore irrinunciabile della identità della nostra comunità. A quanti hanno perso familiari, amici e colleghi, vittime del lavoro, al Bois du Cazier e in altre parti del mondo, rinnovo l’espressione dei sentimenti di vicinanza e di solidarietà della Repubblica”.
