[ Leggi dalla fonte originale]
Un retweet che fa discutere. Il ministro Guido Crosetto ha rilanciato il cinguettio del deputato di Azione Enrico Costa che sottolineava i 28 giorni trascorsi dal voto definitivo per abrogare l’abuso d’ufficio senza che, nel frattempo, sia arrivata la ratifica dal presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Un rilievo che, per l’esponente di governo, non va però considerato come un attacco nei confronti del Quirinale. “Non attaccherei mai Mattarella, che considero un pilastro della nostra nazione”, rivendica Crosetto oggi sui social.
Ecco la ricostruzione fornita dal ministro: “Ieri ho messo un ‘mi piace’ ad un tweet di Enrico Costa (in realtà era un retweet, cioè la condivisione di un contenuto, ndr). Lo faccio spesso, da anni, sulle sue riflessioni garantiste. Anche quando non è stato tenero nei confronti dell’esecutivo di cui faccio parte o, ancor prima del Governo Meloni, quando aveva una linea diversa da quella di FdI su alcuni temi della Giustizia. Oggi leggo su diversi quotidiani cose del tipo ‘Governo contro il Quirinale’, ‘Il Governo attacca…’. Allora mi sembra il caso di ribadire alcune cose: Crosetto quando vuole attaccare lo fa direttamente, non usando parole di terzi”.
In ogni caso, Sergio Mattarella ha ancora una manciata di giorni per valutare il ddl Nordio. Il testo ha ottenuto il via libera della Camera il 10 luglio, 390 giorni dopo il sì del Consiglio dei ministri, il capo dello Stato ha a disposizione un mese intero per valutare i testi. Quindi nessun ritardo può essergli rimproverato.