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E’ stato convalidato il fermo del 25enne di origine marocchina accusato di aver abusato, nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, a Civitanova Marche (Macerata), una 14enne della provincia di Ancona. L’udienza di convalida si è tenuta questa mattina, in collegamento da remoto, con il carcere di Pesaro dove il giovane è detenuto con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata. La ragazzina era con una amica di 16 anni la notte della violenza.
La versione del ragazzo
Davanti al gip, Giovanni Maria Manzoni, il 25enne ha negato la violenza sessuale. “Il mio assistito ha dato una versione dei fatti che non collima con quello che è emerso nelle prime battute dell’indagine – spiega l’avvocato Domenico Biasco, difensore del giovane -. Saranno necessari pertanto accertamenti per capire bene cosa sia effettivamente successo. Il referto del pronto soccorso non evidenzia la violenza che la ragazzina dice di aver subito”. Al legale risultano “solo due ematomi agli arti”.
I fatti
Incongruenze, secondo il legale, emergerebbero anche dalle dichiarazioni fornite delle due amiche su come si sono svolti i fatti. Le due ragazzine, erano state in un locale del lungomare sud dal quale sono poi uscite incontrando il 25enne che avrebbe offerto loro da bere e droga. La più giovane si sarebbe appartata in un boschetto col ragazzo restando però in contatto con l’amica. La 16enne l’avrebbe chiamata al telefono più volte e dalle risposte che riceveva le era sembrata serena, fino all’ultima chiamata quando le era apparsa sofferente.
Le indagini
Indagano i carabinieri di Civitanova coordinati dalla pm Stefania Ciccioli. Il telefono della 14enne è sotto sequestro e sarà sottoposto a perizia per analizzare i contenuti dei messaggi e il numero di chiamate tra le due. La consulenza non è stata ancora affidata.