Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

VIES Newsletter

Gratuito / Prova ora

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

Delmastro fuma in carcere e pubblica la foto, poi cancella il post

[ Leggi dalla fonte originale]  

Sarà stata colpa del social media manager anche stavolta, vai a sapere. Di sicuro la sigaretta in mano però era la sua. Piccolo caso ferragostano per il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro (Fdi). Personaggio che in quanto a gaffe e scandali non ha nulla da invidiare a nessuno, dalla sparatoria di Capodanno alla rissa con il candidato sindaco del centrodestra nella sua Biella.

Ma comunque, ieri Delmastro è stato in visita alle case circondariali di Brindisi e Taranto, dove ha incontrato agenti della Polizia penitenziaria e dirigenti delle due strutture. Al termine del giro, ha pubblicato sul proprio profilo Instagram alcune fotografie della giornata. In una, con dietro il cartello “vietato fumare” – com’è ovvio che sia in un qualsiasi spazio pubblico – il sottosegretario ha però una bella sigaretta accesa in mano.

Particolare che non poteva passare inosservato ed è finito su X, rilanciato dall’account @nonleggerlo. Se per un comune mortale il gesto sarebbe costato una multa salatissima, per Delmastro ovviamente nessun problema. E infatti tra i commenti si fa riferimento alla famosa battuta del marchese del Grillo interpretato da Alberto Sordi: “io so’ io e voi nun siete un ca…”.

Comunque, alla fine, Delmastro ha scelto la via più facile. Non chiedere scusa o altro, ma cancellare il post social e buonanotte.

Dopodiché la visita del sottosegretario si è arricchita di un’altra dichiarazione che fa discutere e che potenzialmente apre uno squarcio con gli alleati di Forza Italia, molto attenti alla questione delle condizioni carcerarie. Ieri si era vantato di non essersi «inginocchiato alla mecca dei detenuti», di aver cioè incontrato solo agenti e dirigente delle due carceri, dimenticando volontariamente i reclusi.

Gian Domenico Caiazza, presidente dell’Unione delle Camere Penali, scrive su Twitter: “Le parole di Delmastro, che sdegnosamente rivendica di aver visitato il carcere di Taranto per incontrare solo la polizia penitenziaria, perché lui non si inchina ‘alla Mecca dei detenuti’, sono di una gravità definitiva. E faccio fatica a comprendere come sia possibile che nessuno dei soggetti politici (partiti, associazioni) invece attenti e schierati nella denuncia della vergogna delle carceri, invochi le immediate dimissioni di una persona così inadeguata al ruolo, né chieda conto al ministro Nordio cosa pensi di una simile, scandalosa dichiarazione del suo viceministro. Il sottosegretario proprio non riesce a comprendere che i detenuti (siano essi i peggiori criminali, o persone innocenti in attesa di giudizio) sono affidati alla custodia e quindi alla responsabilità dello Stato e specificamente al ministero che egli indegnamente rappresenta”.

 

Il Portale Web dell’informazione libera

VIES TV

L’articolo che hai letto è stato di tuo interesse?

Scopri gli articoli correlati e lascia un commento!

Contattaci per info e collaborazioni.

Tags

Condividi questo post:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi restare aggiornato sulle ultime news e le nuove uscite della nostra Web TV?
Iscriviti alla nostra Newsletter, ti invieremo solo informazioni utili e di valore.

Iscriviti alla nostra Newsletter mensile

Ricevi notifiche e riepiloghi delle notizie del mese

Non ti invieremo mai nessuno spam,
solo contenuti utili e di valore.

Il portale web dell’informazione libera.