È un giallo internazionale quello partito dagli Stati Uniti e passato per la Spagna, che gli inquirenti di diversi Paesi stanno cercando di risolvere da mesi e che sembra avere il suo epilogo nei boschi vicentini. Le ricerche di Ana Maria Henao Knezevic, la 40enne ereditiera di origini colombiane, ma cittadina americana, scomparsa da diversi mesi dopo il suo trasferimento a Madrid, sono infatti ripartite stamane da lì con un’ordinanza firmata dal sindaco di Cogollo del Cengio (Vicenza), Piergildo Capovilla, che ha disposto la chiusura della strada che porta sull’altopiano di Asiago.

Il marito in carcere

In questi luoghi si sta cercando il cadavere della donna su indicazione del marito che avrebbe solo ammesso di una gita fatta dalla coppia in Italia. Anche lui americano, David Knezevich, è statoarrestato in Florida e lì detenuto perché accusato di sequestro di persona. Su di lui pende anche un mandato di cattura emesso dalle autorità spagnole perché proprio in Spagna, secondo gli inquirenti spagnoli, sarebbe avvenuto l’omicidio. Fino alla serata di ieri, però, le ricerche della squadra mobile della questura di Vicenza, con il vicequestore Lorenzo Ortensi, e la collaborazione dei detective spagnoli, della polizia scientifica, delle unità cinofile e dei pompieri di Schio e di Vicenza, non hanno dato esito.

Le prime ricostruzioni

Secondo le prime ricostruzioni ad ucciderla sarebbe stato il marito che avrebbe compiuto il femminicidio a Madrid a maggio e poi avrebbe caricato in auto il cadavere fino alla strada del Costo Vecchio. Per ora la procura di Vicenza non ha aperto alcun fascicolo.Una delle poche certezze secondo gli inquirenti, anche dell’Fbi che ha in mano e coordina le indagini, è che Knezevich prima di essere arrestato è transitato per il Vicentino e in particolare per la zona del Costo Vecchio.

Il gps dell’auto e il movente

A portare le ricerche sull’altopiano di Asiago è stato il gps dell’auto presa a noleggio da Knezevich ed altri elementi che portano, appunto, all’area che al momento è in perlustrazione. Gli inquirenti hanno anche ipotizzato un movente per l’omicidio: la coppia era in crisi dall’inizio dell’anno e stava maturando la decisione di separarsi. Ma non si riusciva ad arrivare ad un accordo sulla divisione di 15 milioni di dollari di beni posseduti – a tanto ammonterebbe il loro patrimonio – e gli scontri si erano fatti sempre più violenti tanto che lei, a febbraio, aveva deciso di trasferirsi in un appartamento di Salamanca, a Madrid, dove già viveva il fratello Juan Felipe, proprio per allontanarsi dal marito. Nel maggio scorso però sarebbe stata raggiunta dal coniuge. Da quel momento nessuno l’hai più vista.