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“Sono disponibile a chiudere la vicenda da cui è scaturita la condanna dell’onorevole Bersani per diffamazione nei miei confronti se egli riterrà di formulare scuse pubbliche per il linguaggio utilizzato”. Così l’ex generale Roberto Vannacci, europarlamentare eletto da indipendente nelle file della Lega.
Nei confronti dell’ex ministro e segretario Pd era stato comunicato un decreto penale di condanna per l’epiteto “coglione” rivolto all’autore de “Il mondo al contrario” durante la festa dell’Unità di Ravenna di un anno fa.
il caso
Diffamò il generale Vannacci, decreto penale di condanna per Bersani. Il dem: “Affronterò il processo”
di Lavinia Lundari Perini
Bersani può decidere di opporsi al decreto in questione annullandolo ma finendo a processo. Ed è questa l’intenzione che ha: “Si vada pure a processo. Così capiremo finalmente se qualcuno, magari con le stellette, può definire anormale un altro essere umano senza per questo insultarlo”, ha dichiarato l’ex segretario del Pd.
Ma ecco l’apertura di Vannacci. “Non nutro alcuna ossessione personale nei suoi confronti; – continua – tuttavia, da parte di un rappresentante delle istituzioni del suo livello, non è tollerabile l’uso di un linguaggio offensivo sul piano personale, che rischia di legittimare ed incentivare violenze verbali estranee al dibattito civile”.
“La libertà di opinione è un principio fondamentale – spiega – che consente l’espressione di idee anche critiche; tuttavia, il turpiloquio non fa altro che offendere l’interlocutore, senza arricchire il dibattito o promuovere lo sviluppo del ragionamento”.
“Detto ciò, offro la possibilità di chiudere definitivamente questa vicenda impegnandomi a ritirare la querela, a condizione che le scuse pubbliche dell’onorevole Bersani siano associate ad una donazione a un’associazione di militari e poliziotti vittime del dovere”, aggiunge.
Tuttavia Bersani non si mostra convinto dell’apertura di Vannacci. “Quando avrà chiesto scusa a ebrei, femministe, omosessuali, neri e a tutti gli ‘anormali’ del mondo avrà anche le mie scuse”, la replica del dem.
Via social interviene anche Matteo Salvini: “Arroganza tipica dei kompagni. Dopo la condanna per diffamazione, il generale Vannacci aveva proposto al sinistro di ritirare la querela in cambio delle sue scuse e di una donazione ai famigliari di militari e Forze dell’Ordine vittime del dovere. La risposta la leggete sopra. Paga Bersani, paga”.