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Giada Zanola era una donna e una mamma che viveva nel terrore. Non solo per le botte che prendeva dal suo compagno ma soprattutto perché temeva di perdere il figlio di tre anni. E per questo avrebbe deciso di non denunciare mai le violenze subite da Andrea Favero, il camionista di 38 anni che l’ha uccisa gettandola nel vuoto da un cavalcavia dell’A4, nel Padovano, il 29 maggio scorso.