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Prima dice di non sentirsi «affatto offeso dall’azione e dalle scelte dell’ex ministro Sangiuliano», che venerdì scorso, in articulo mortis, ha nominato 15 esperti nella commissione chiamata a selezionare i film meritevoli di incassare contributi pubblici. Poi però annuncia, al suo debutto alla Camera nelle vesti di massimo custode della cultura tricolore, che il decreto last minute firmato dal suo predecessore «verrà senz’altro modificato».