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Ha comunicato di non volere frequentare l’ora di religione ma lo ha scelto in ritardo così sarà “costretto” a seguirla. La vicenda, come racconta La Stampa, è avvenuta nella scuola elementare di Piverone, a confine tra Torino e Biella:
Come ha raccontato la madre dello studente che frequenta l’istituto comprensivo d’Azeglio, nonostante fosse atea lo scorso anno aveva lasciato al figlio la libertà di scegliere e così il figlio aveva frequentato le lezioni di religione.
Dopo che lo studente ha “mostrato malcontento” l’intenzione per questo anno scolastico era rinunciare all’ora di religione che è facoltativa. Non avrebbero però letto la circolare interna numero 50 che indicava la possibilità di comunicare l’eventuale scelta entro il 10 febbraio e così lo hanno comunicato solo a inizio anno. La risposta della scuola a quel punto è stata che doveva comunque frequentarla.
Per il dirigente scolastico, infatti, la regola deve essere rispettata vista la normativa Chiara.