[ Leggi dalla fonte originale]
È l’amica di una vita, quella di due giovanissime donne che si affacciano ai primi amori e condividono i loro segreti. «Ma questo non me l’ha confidato, lei era serena, siamo uscite insieme fino a pochi giorni prima del 9 agosto. Non riesco a farmene una ragione». A parlare è Sara, nome di fantasia, tra le più strette amiche di Chiara Petrolini. Ha saputo tutto da internet e si è ritrovata all’improvviso a pensare che la sua amica fosse un’estranea.
Un incubo.
«Sì, decisamente. Sono ancora sconvolta. Ho dovuto ripercorrere tutto passo dopo passo perché mi hanno interrogata al Ris. Non riesco a riprendermi».
Cosa l’ha sconvolta di più?
«La cosa sconvolgente è che non è accaduto nulla di strano in tutto questo periodo in cui lei ha partorito uno o forse due bambini. Non un segnale o un accenno da parte sua a quello che stava vivendo. Una tranquillità che ora mi fa paura. Per non dire di quei due neonati morti. Non riesco a non pensarci».
Ma davvero Chiara non ha lasciato trapelare nulla?
«No, era tutto normale, non c’era un accenno di pancia e lei era come sempre. Non abbiamo notato nulla. Siamo uscite insieme con la comitiva e nessuno di noi si è insospettito».
Se le avesse chiesto aiuto?
«Sarei stata lì al suo fianco, l’avrei aiutata».
Neonati sepolti in giardino, 22enne indagata. La madre del fidanzato: “Mio figlio sta malissimo, avrei cresciuto io quel bambino”
dalla nostra inviata Romina Marceca
È arrabbiata?
«No, credo che Chiara sia una vittima ma dobbiamo capire di cosa. Se qualcosa stava accadendo, lei ha fatto in modo che nessuno cogliesse alcun segnale».
Com’era la relazione con il fidanzato?
«Assolutamente tranquilla, come quelle di tutti i giovani. Se poi lei non raccontava nulla, come facevo a sapere se qualcosa non andava?»
L’ha chiamata?
«No, non risponde e non so dove sia. Non so cosa fare e prima di aiutarla devo riuscire ad aiutare me stessa. È come se il mondo si fosse capovolto all’improvviso».