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In campagna elettorale Reagan lo aveva promesso: avrebbe nominato la prima donna alla Corte suprema. Quando arrivò il momento di sostituire il dimissionario Potter Stewart, il presidente optò per Sandra Day O’Connor, magistrata dell’Arizona, di orientamento conservatore moderato. La scelta non piacque affatto all’ala destra dei repubblicani, in particolare ai gruppi religiosi e “pro life”, i quali – a ragione – erano convinti che non si sarebbe impegnata per ribaltare la sentenza Roe vs. Wade. Comunque Reagan non cambiò idea. L’udienza di conferma di O’Connor davanti alla commissione Giustizia del Senato, per la prima volta trasmessa in tv, ruotò in gran parte sul tema dell’aborto. Lei si rifiutò di dare il suo parere giuridico in quella sede. Il 21 settembre 1981 l’aula del Senato confermò la sua nomina all’unanimità. È rimasta alla Corte suprema per 25 anni. Il 21 settembre 1990, sulla statale Agrigento – Caltanissetta, quattro sicari della Stidda uccisero il 37enne Rosario Livatino. Il “giudice ragazzino” era stato uno dei primi a usare lo strumento della confisca dei beni ai mafiosi. La Chiesa cattolica lo ha beatificato nel 2021.