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Nel giugno del 1948 i russi avevano chiuso tutti gli accessi – strade, ferrovie, vie d’acqua – a Berlino ovest. Il blocco era la reazione di Mosca all’introduzione del nuovo Marco nella zona occidentale della città. Ma l’obiettivo finale di Stalin era impadronirsi del settore ovest, che stava diventando sempre di più uno scomodo corpo estraneo nella parte orientale della Germania. Fu una delle prime crisi della Guerra fredda. I sovietici ritenevano impossibile rifornire una popolazione così grande solo con gli aeroplani. Ma si sbagliavano. Il Ponte aereo organizzato dagli americani (ilLuftbrücke) fu un grande successo: i berlinesi dell’ovest ricevettero milioni di tonnellate di viveri, medicinali e – soprattutto – carbone. Una delle più colossali operazioni umanitarie della storia. Alla fine i russi tolsero il blocco. E il 30 settembre 1949, dopo oltre 250mila voli, il Ponte aereo fu sospeso. A proposito di traguardi dell’aviazione: il 30 settembre 1968 il primo 747 uscì dalla fabbrica Boeing di Everett. Per i progettisti avrebbe dovuto rimanere in uso come aereo passeggeri solo per qualche anno. Si pensava che i voli supersonici lo avrebbero reso obsoleto molto presto. Sbagliato: era destinato a diventare una presenza stabile nei cieli mondiali. Voluto dalla Pan Am, che desiderava un apparecchio molto grande per abbattere i costi dei biglietti, il Jumbo Jet in quattro decenni ha assolto perfettamente al compito che gli era stato affidato: democratizzare il trasporto aereo.