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Assorbenti gratis al Politecnico di Torino, via ai distributori automatici in 5 sedi: “Il ciclo non è un lusso”

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“il ciclo non è un lusso e non è una scelta”: alla luce di questo slogan anche il Politecnico di Torino sceglie di installare nelle sedi torinesi dell’Ateneo 5 distributori che metteranno a disposizione gratuitamente gli assorbenti. Un’iniziativa in linea con la risoluzione del 2021 in cui il Parlamento Europeo ha invitato tutti gli Stati membri a eliminare l’imposta su assorbenti, coppette mestruali e altri prodotti mestruali: un’indagine del 2020 dell’Unione Europea ha evidenziato infatti che la povertà legata al ciclo mestruale è un problema costante nell’Ue, dove si stima che una donna su dieci non possa permettersi prodotti sanitari adeguati.

La strada per la parità di genere, dunque, come sottolineano in una nota i promotori dell’iniziativa, passa anche dall’attenzione e dal supporto alle studentesse durante il periodo mestruale, a tutela del diritto al benessere fisico e psicologico. Gli assorbenti mestruali che verranno distribuiti sono realizzati in Italia e secondo principi di sostenibilità ambientale dell’intero ciclo produttivo.

Nell’ambito di “Period Equity”sono dunque stati installati distributori automatici di assorbenti “di emergenza” gratuiti, in cotone organico, in tutte le sedi torinesi dell’Ateneo: corso Duca degli Abruzzi, via Boggio, Mirafiori, Castello del Valentino e Lingotto. L’inaugurazione dell’iniziativa “Period Equity” è fissata per oggi a partire dalle 17,30 in aula 3S, in occasione del tradizionale appuntamento WeAreHERe Meets di inizio anno, in cui le studentesse del Poli incontrano le nuove immatricolate.

L’azione è stata prevista dal Gender Equality Plan dell’Ateneo 2021-2024 “Obiettivo diversità”, in sintonia con la richiesta avanzata al Consiglio di Amministrazione da parte di alcune associazioni studentesche, e ha trovato rispondenza in quelle analoghe di altri atenei italiani e nella mobilitazione generale lanciata l’8 marzo da Rete della Conoscenza (network di associazioni studentesche), in concomitanza con lo sciopero globale delle donne – anche a seguito della tassazione di questi prodotti con l’aliquota ordinaria del 22%, che li equipara di fatto a beni ordinari e non di primaria necessità.

La vicerettrice per le Pari opportunità, l’inclusività e la qualità della vita Claudia De Giorgi commenta: “Un segnale importante, soprattutto in un’università a prevalenza maschile: a dimostrare che il benessere di una parte della comunità – sebbene numericamente minoritaria – rappresenta un valore per la comunità intera”.

Patrizia Lombardi, vicerettrice per Campus sostenibile e Living Lab, aggiunge: “Equità e intersezionalità sono elementi cruciali anche per perseguire una piena sostenibilità istituzionale, come ci ricorda l’Agenda 2030, riferimento delle nostre azioni di campus sostenibile”.

Arianna Montorsi, direttrice del Centro studi di genere dell’Ateneo, conclude: “Attraverso questi gesti di attenzione al benessere femminile nelle scuole e nelle istituzioni universitarie passa un messaggio educativo forte di empowerment delle donne nella società.”

 

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