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Il M5S compie 15 anni, gli auguri di Conte: “Non invecchiamo mai”. E Patuanelli attacca Grillo: “Non capisce la nostra comunità”

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“Oggi il M5S compie 15 anni e l’augurio va ad ognuno di voi, di noi, innovatori”. Con un video di quasi 5 minuti, il presidente del Movimento, Giuseppe Conte, fa gli auguri al Movimento e “a chi c’è sempre stato, a chi è rimasto, a chi si è aggiunto a chi anche questa estate non si è risparmiato, portando avanti le nostre battaglie per raccogliere le firme contro l’autonomia differenziata e a favore del salario minimo. Voglio fare gli auguri a tutti noi e credo che il modo più bello di festeggiare le nostre idee sia quello di presentarsi ancora oggi come gli innovatori. Il Movimento non deve invecchiare mai, dobbiamo sempre riscoprirsi e rinnovarsi. Mi riferisco anche al processo costituente, siamo i primi in Europa a fare una cosa del genere, un esperimento totale di democrazia diretta. Senza il vostro impegno non ci sarebbe nessuna speranza di cambiamento di questo Paese, ecco perché il Movimento serve oggi più che mai”, continua il leader nel video pubblicato sui suoi canali social.

Un compleanno che arriva in un momento molto delicato per il Movimento scosso dallo scontro tra il presidente e il fondatore Beppe Grillo. Ma delicato anche per la frattura nel campo largo, l’intesa con Schlein sfasciata proprio da Conte.

Clima, famiglie, sanità, i temi toccati dall’ex premier nel video di auguri. “C’è un attacco ai presidi anticorruzione, si costruiscono normative per tutelare potenti, politici, colletti bianchi. Si tagliano sostegni al reddito anche per famiglie con disabili e anziani, bambini. Di fronte alle catastrofi naturali c’è una reazione della politica che anziché rafforzare gli interventi a difesa dell’ambiente vuole tassare imprese e adesso anche case private. Si stanno tagliando investimenti nella sanità più che mai necessari, dopo che avevamo riportato gli investimenti ai livelli europei con il nostro governo. Noi non abbiamo nominati dalla politica da difendere nelle Asl, quindi siamo liberi di dire che vogliamo cacciare la politica dalla sanità”.

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“Noi – aggiunge ancora Conte – non abbiamo le mani legate da lobby, possiamo alzare la voce con chiunque e soprattutto con chi ha sempre comandato e vuole ancora comandare, con le banche, con l’industria delle armi, le imprese assicurative. Anche con Stellantis, che manda letterine agli operai per comprare la Maserati e poi ferma la produzione e mette gli operai in cassa integrazione. Invece Tavares potrebbe, con lo stipendio di 36 milioni di euro l’anno, comprare una Maserati al giorno”.

Poi Conte passa ai temi di politica internazionale: “Sulla carneficina di Gaza, sulle armi all’Ucraina, possiamo e dobbiamo essere coerenti sempre, avere una posizione chiara, opporci con tutta la nostra forza. Perché non dobbiamo fare inchini a nessuno a livello internazionale e non abbiamo paura di dire le cose come stanno. Siamo sempre stati scomodi, saremo sempre scomodi, ed è per questo che ci attaccano, ci screditano, ma dobbiamo continuare ad avere le spalle larghe. Anche certi opinionisti tv ci gettano fango addosso, perché per alcuni è ancora inconcepibile che una forza politica non indietreggi rispetto ai propri valori, ai nostri principi. Ci guardano come degli Ufo, siamo un oggetto misterioso, perché ormai sembra impossibile fare politica con dei valori che resistono a ogni tipo di lusinga. Noi dobbiamo essere fieri di quel che siamo, non ci dovremo accomodare mai, mai accontentarci. Sulla sanità, salario minimo, riduzione dell’orario di lavoro, dovremo dire sempre fortemente no alla precarizzazione che c’è stata con il jobs act”.

“Adesso – conclude – anche altre forze politiche sono dalla nostra parte per costruire un’alternativa. Lo abbiamo fatto con fatica, anche contro chi ci attaccava, chi rideva di noi. Abbiamo dimostrato che si può cambiare questo Paese. Il modo migliore di festeggiare questi 15 anni è rimanere sempre noi stessi”.

Intanto l’ex ministro Stefano Patuanelli, partecipando a “Un giorno da pecora” su Radio 1, attacca Grillo. Alla domanda se tutta la comunicazione di Grillo è contro Conte infatti risponde: “Non è del tutto sbagliata questa affermazione. In questa fase forse Grillo sta dimostrando di non capire la nostra comunità”.

 

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