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Vendevano cosmetici senza pagare le tasse. La guardia di finanza di Trieste ha concluso sei verifiche fiscali nei confronti di altrettante società slovene, attive nel settore della web economy e, più in particolare, nella vendita online di cosmetici, lenti a contatto e prodotti per l’igiene personale a prezzi particolarmente concorrenziali. Le attività hanno consentito di constatare complessivamente ricavi non dichiarati per oltre 200 milioni di euro, rideterminando così una base imponibile netta di circa 60 milioni di euro e un importo di Ires evasa superiori a 14 milioni di euro.
Imprenditori con frode, evadevano il Fisco, incassavano aiuti Covid e riciclavano milioni in Porsche, Rolex e Panerai: denunciati
di Andrea OssinoCarlo Romano
Tutte le società slovene sottoposte a verifica fiscale operavano nella pressoché totale assenza di strutture distributive, commerciali o amministrative in Italia, senza così esporre al Fisco nessuno dei punti di riferimento “visibili” di norma utilizzati per l’imputazione del reddito prodotto in Italia da parte di operatori economici con sede all’estero. Ma il numero e l’assiduità dei contatti con clienti e distributori in Italia gestito nel tempo da tali imprese ha consentito agli investigatori del nucleo economico-finanziario di smantellare una vera e propria “stabile organizzazione priva di presenza fisica”: società online con sede all’estero che però, operando in Italia, sebbene via web, doveva pagare le tasse nel nostro paese.