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Recensione AirPods 4 ANC: senza gommini e senza rumore

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Unboxing

Confezione di vendita ancor più povera che in passato: all’interno troviamo solo gli AirPods 4 e un po’ di manualistica. Non solo non c’è il caricatore (e fin qui ok), ma non c’è più neanche il cavo di ricarica.

Costruzione e comodità

Gli AirPods 4 somigliano molto alla generazione precedente, almeno a prima vista.

A una prima occhiata ho fatto fatica a distinguere i nuovi AirPods da quelli lanciati tre anni fa, ma in realtà qualche differenza c’è.

Il nuovo modello è leggermente più snello, meno bombato, oltre che più leggero. Questo migliora il comfort, il ché farà particolarmente piacere agli amanti degli auricolari senza gommino: con i nuovi AirPods 4, l’orecchio sembra ancora più “libero”.

Pur parlando di piccole variazioni, li trovo più comodi alle orecchie rispetto la generazione precedente, con una sensazione all’orecchio più vicina a quella dei vecchi (e sottili) AirPods 2, che molti utenti avevano rimpianto al lancio degli AirPods 3.

Insomma, ci siamo capiti: ancora più comodi, con la possibilità di accontentare perfino gli utenti che erano rimati delusi dalla forma della generazione precedente.

Anche il case è più piccolo e leggero, con una piccola griglia di altoparlanti che permettono di farlo squillare dall’app Dov’è. Cambia finalmente il connettore per la ricarica, non più Lightning ma USB-C, e c’è sempre il supporto alla ricarica wireless.

Probabilmente per via delle dimensioni più piccole, è scomparso il supporto a MagSafe: la custodia può essere agganciata ai magneti di un caricabatterie per Apple Watch, ma è troppo piccola per allinearsi con i magneti MagSafe che ricaricano iPhone.

Ci sono poi altre due piccole ma curiose differenze tra i due case: sulla parte frontale, scompare il “puntino” del LED. La custodia risulta quindi completamente bianca, anche se un LED c’è comunque, posizionato sotto la scocca: la lucetta che indica lo stato della batteria sembra infatti meno “definita”, più diffusa.

Scompare anche il tasto sul retro per forzare l’abbinamento Bluetooth: per mettere in pairing gli AirPods 4, basta fare un doppio tap sulla parte frontale, proprio dove c’è il LED.

Infine, c’è anche una gradita novità riguardo alla certificazione IP: si passa da una certificazione IPX4 a una certificazione IP54, il che significa che i nuovi AirPods 4 sono resistenti non solo agli schizzi d’acqua e al sudore, ma anche alla polvere (e questo vale anche per il case di ricarica).

Qualità sonora

I nuovi AirPods 4 sono stati riprogettati internamente, con una nuova architettura acustica che secondo Apple dovrebbe migliorare ulteriormente il suono rispetto la generazione precedente.

Non aspettatevi una rivoluzione nel suono, ma alcuni cambiamenti sono udibili: rispetto gli AirPods 3, gli alti sembrano’ più brillanti e definiti, così come i bassi più corposi che in passato. 

Inoltre, c’è sempre l’equalizzazione adattiva, ossia la funzione che aggiusta il suono in tempo reale in base alla forma delle proprie orecchie, grazie al microfono rivolto verso l’interno che monitora la resa sonora.

Funzionalità

ANC, Trasparenza e Audio Adattivo

Partiamo dalla più grande novità di questa nuova versione, ossia la cancellazione attiva del rumore, che funziona sorprendentemente bene.

Sono rimasto genuinamente colpito dall’efficienza di questo ANC, che riduce sensibilmente i rumori esterni. 

Intendiamoci: parliamo sempre di un paio di auricolari senza gommino, quindi non ci si può aspettare la stessa efficacia dell’ANC degli AirPods Pro 2 o di altri modelli con gommini. Non essendoci le punte in silicone che bloccano fisicamente i suoni, in contesti molto rumorosi (una metro affollata, un cantiere, etc) si sente comunque una certa dose di rumore.

Al netto di questo, le performance dell’ANC sono notevoli.

Per dare un’idea: su altri modelli di auricolari senza gommino dotati di ANC, a volte si fa perfino fatica a capire quando la cancellazione del rumore sia attiva o meno, per quanto è trascurabile.

Su AirPods 4, invece, è impossibile pensare qualcosa del genere: l’ANC è decisamente sensibile e, volendo azzardare una stima (piuttosto arbitraria), l’impressione è che riesca a ridurre i rumori un 30%-40%. Insomma, sono comunque percepibili, ma nettamente più bassi.

Con l’ANC arriva anche la modalità Trasparenza, che è sempre una delle migliori del settore, e anche l’Audio adattivo, già visto su AirPods Pro 2.

Si tratta di una modalità a metà tra ANC e Trasparenza: filtra i rumori fastidiosi e lascia passare quelli potenzialmente utili.

Audio spaziale personalizzato

Anche su questa nuova generazione non manca l’audio spaziale, con rilevamento dinamico della testa, che può essere anche personalizzato come su AirPods Pro 2. Tramite l’iPhone e i sensori del FaceID, si esegue una scansione del capo e dell’orecchio, con il suono che viene personalizzato in base alla propria conformazione del cranio e del padiglione auricolare.

L’audio spaziale simula un ambiente surround: attivandolo, si ha l’impressione che il suono non arrivi solo dai due auricolari, ma circondi l’ascoltatore.

Inoltre, questo si combina con il tracciamento della testa, che porta con sé un effetto estremamente immersivo quando guardiamo film o serie TV che supportano l’audio surround. 

L’effetto è davvero notevole per film o telefilm, mentre non mi fa sempre impazzire con la musica. Il risultato cambia molto da brano a brano: su alcuni pezzi è piacevole e contribuisce a rendere l’ascolto più immersivo, su altri finisce per distrarre.

Rilevamento conversazione

Una delle mie funzioni preferite di AirPods Pro 2, che sono contento di ritrovare anche su AirPods 4.

Quando stiamo parlando, la funzione abbassa il volume della musica e attiva la modalità trasparenza.

Inoltre, se stiamo ascoltando un contenuto parlato (come un podcast o un audiolibro), se la conversazione dura più di qualche secondo, Rilevamento conversazione mette in pausa la riproduzione. Quando abbiamo finito di parlare, la riproduzione riprende circa dieci secondi prima di quando era stata interrotta, per evitare di far perdere qualcosa del discorso.

Funziona benissimo e, per chi ascolta molti podcast come me, è veramente una manna dal cielo per quando ci si trova a dover interagire con qualcuno in strada.

Risposte a Siri con la testa

Come su AirPods Pro 2, anche con AirPods 4 si può rispondere a Siri con gesti, facendo sì o no con la testa. Ad esempio se c’è una chiamata in arrivo e Siri chiede se rispondere o meno, per accettare basterà annuire, senza dover parlare.

Dov’è

Non manca il supporto all’ecosistema Dov’è: grazie all’omonima app, è possibile trovare gli AirPods smarriti, facendoli suonare (sia le singole cuffiette che il case) o trovando la posizione sulla mappa.

È anche possibile impostare un avviso per quando ci si sta allontanando dagli auricolari (per evitare di dimenticarli al bar o uscire di casa senza) e impostare la modalità smarrita, per ricevere una notifica quando la posizione delle cuffiette viene aggiornata sulla mappa.

Purtroppo, manca invece la funzione Posizione precisa che troviamo su AirPods Pro 2 (il cui case è dotato di chip U1 Ultrawide Band) che, quando si è a portata di Bluetooth, permette anche di ritrovare la custodia con una grande freccia che indica dove si trova.

Connettività

Il Bluetooth è in versione 5.3 e, come da tradizione, basta aprire il case vicino a un iPhone per veder apparire il popup che permette di associare gli AirPods.

La connessione è velocissima e stabile e, ovviamente, non ci sono problemi di lag quando si guarda un video.

Inoltre, gli AirPods 4 supportano la modalità a bassa latenza per i videogiochi.

Come sempre, gli AirPods si associano automaticamente a tutti i dispositivi Apple associati all’account iCloud e, come sempre, uno dei punti di forza per gli AirPods è lo switch automatico.

Le cuffiette di Apple cambiano automaticamente il dispositivo a cui sono collegate a seconda di dove viene riprodotto audio: ad esempio, se stiamo utilizzando gli AirPods per ascoltare musica su iPhone ma avviamo un film su iPad, gli AirPods passano automaticamente da uno all’altro.

A mio parere, questa è una delle funzioni più utili e comode per chi utilizza dispositivi Apple e già da sola rappresenta un buon motivo per cui un utente con più di un dispositivo della mela non dovrebbe guardare ad altri auricolari oltre gli AirPods.

Controlli

I nuovi AirPods 4 mantengono il sistema di controlli basato sulla pressione dello stelo. Purtroppo, manca la regolazione del volume con swipe, presente invece su AirPods Pro 2.

I controlli sono indifferenti su auricolare destra e sinistra e sono i seguenti:

Clic: Play/Pausa
Doppio clic: Traccia successiva
Triplo clic: Traccia precedente
Clic prolungato: Siri

Non manca il supporto continuo al comando vocale Ehi Siri, che ci permette di interagire con l’assistente vocale della mela esclusivamente tramite voce.

Come sempre, la musica va in pausa automaticamente quando rimuovete un auricolare, grazie a due sensori ottici che percepiscono quando le cuffiette sono al loro posto.

Autonomia

L’autonomia dei nuovi AirPods 4 è probabilmente uno degli aspetti che convince di meno: si parla di circa 5 ore senza ANC e 4 ore con cancellazione attiva del rumore.

Con le ricariche fornite dal case, si arriva a 30 ore senza ANC e fino a 20 ore con ANC attivo. 

Sono cifre inferiori rispetto alla media della concorrenza. L’estrema leggerezza di case e auricolari si paga con minore batteria.

Non manca la ricarica rapida, che garantisce un’ora di ascolto dopo 5 minuti di carica.

Microfoni

I microfoni sono veramente incredibili, paragonabili a quelli di AirPods Pro 2 dopo l’ultimo aggiornamento.

Apple ha probabilmente massimizzato l’efficienza dei microfoni grazie all’intelligenza artificiale, che isola la voce dai rumori di fondo. Anche in contesti molto difficili, con vento contro o rumori anche importanti, si riesce sempre ad avere un’audio comprensibile.

La naturalezza della voce ne risente, l’audio è metallico, ma si riesce sempre a sostenere una conversazione, e credo che questo sia quel che devono garantirmi dei microfoni. 

C’è anche la funzione Isolamento vocale, ossia una modalità che è possibile impostare durante le chiamate, che rafforza ulteriormente l’isolamento della voce rispetto i rumori di fondo.

Se volete farvi un’idea di come suonino i microfoni, potete ascoltare l’audio qui sotto: è piuttosto sorprendente che non si senta letteralmente nulla dei “problemi” che potevano infastidire la registrazione. Nessun suono esterno, né il vento contro, né i rumori delle auto (neanche dopo la partenza al semaforo).

Chapeau, Apple.

Prezzo

Il prezzo degli AirPods 4 ANC è piuttosto elevato: 199€.

È un costo in linea con altri modelli top di gamma ma, paradossalmente, penso che la concorrenza più importante sia quella interna, considerando che lo street price degli AirPods Pro 2 è di circa 230€. 

D’altra parte, sono due modelli piuttosto diversi: ovviamente gli AirPods 4 sono indicati per chi non vuole i gommini, mentre gli AirPods Pro 2 sono per chi preferisce il massimo isolamento acustico.

Scegliete in base ai vostri gusti e alle esigenze in termini di comfort.



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Il sample per questa recensione è stato fornito da Apple, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un’affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Gli AirPods 4 sono il miglior aggiornamento possibile per la versione “non Pro” degli auricolari di Apple: l’introduzione della cancellazione attiva del rumore rappresenta un bel salto in avanti, che dà nuovo senso a questa tipologia di auricolari, ora più utilizzabili anche in luoghi rumorosi (ad esempio sui mezzi pubblici).

Seppur ovviamente inferiore a quella degli AirPods Pro 2, l’ANC degli AirPods 4 è sorprendentemente efficiente, considerando che parliamo di auricolari senza gommino.

Ci sono (quasi) tutte le funzioni avanzate degli AirPods Pro 2, come l’Audio Spaziale personalizzato, eccellenti microfoni (con Isolamento Vocale), supporto continuo al comandi vocali con Ehi Siri, l’ottimo Rilevamento conversazioni e il supporto all’ecosistema Dov’è.

Tutto il pacchetto completo, ma senza gommini.

Sommario

Unboxing 5

Costruzione e comodità 8.5

Qualità sonora 8

Funzionalità 9

Autonomia 6

Microfoni 9

Prezzo 6.5

Voto finale

AirPods 4 ANC

Pro

Buona qualità audio
Comodi controlli strizzando l’astina
ANC sorprendentemente efficace
Tutte le magie dell’ecosistema Apple
Microfoni eccellenti

Contro

Non è possibile regolare il volume
Autonomia inferiore alla media
Prezzo elevato

 

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