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Basta accesso indiscriminato alla nostra galleria di immagini a qualsiasi app: Google impone regole più severe rendendo obbligatorio l’uso del Selettore di foto nativo di Android.
I permessi richiesti dalle app su Android, come l’accesso alla posizione o alle nostre foto, sono infatti un tema ricorrente sui telefoni del robottino. Google però intende migliorare almeno quest’ultimo aspetto: scopriamo come e da quando.
Google ha già la soluzione, solo che pochi la adottano: Selettore di foto di Android
Qual è il problema
Quante volte ci è infatti capitato di dover concedere l’accesso completo alla nostra galleria di immagini a un’app che ne ha bisogno solo per impostare la foto di profilo?
Questo succede perché non utilizza la soluzione indicata da Google, ovvero l’API Photo Picker, il Selettore di foto di Android, ma richiede le autorizzazioni READ_MEDIA_IMAGES e/o READ_MEDIA_VIDEO anche per accessi non frequenti.
Cos’è il selettore di foto di Android
Introdotto con Android 13 nel 2022, il Selettore di foto di Android è una soluzione che consente di accedere alle immagini sul dispositivo garantendo la privacy dell’utente.
Come? Semplicissimo: se un’app utilizza la sua API, può accedere solo alle immagini del telefono selezionate dall’utente e non a tutta la galleria.
Google ha fatto di tutto per spingerne l’adozione
Ovviamente questa soluzione è indicata per app che hanno un bisogno di accedere saltuariamente ad alcune immagini e non spesso (come potrebbe capitare per app social o di messaggistica).
Ecco perché le migliori app Android non richiedono l’accesso all’intera galleria multimediale del telefono a meno che non ne abbiano davvero bisogno, ma molte app, purtroppo, non lo fanno.
Questo perché non tutti gli sviluppatori hanno deciso di implementare l’API Photo Picker nelle loro app, e utilizzano soluzioni proprietarie o il vecchio selettore di file di sistema.
Google ha cercato di convincerli aggiornando il Selettore di foto nativo e rendendolo compatibile con le versioni di Android fino alla 4.4, ma adesso ha deciso di passare alle maniere forti.
La nuova regola del Play Store e il passaggio a Selettore di foto
Quali app potranno accedere a tutta la galleria di immagini
Per convincere gli sviluppatori ad adottare Selettore di foto, la GrandeG ha deciso di cambiare la politica del Google Play Store.
Solo alcune app potranno richiedere le autorizzazioni READ_MEDIA_IMAGES e READ_MEDIA_VIDEO. Stando a uno screenshot condiviso su Reddi dallo sviluppatore Tolriq sarebbero esclusivamente quelle che gestiscono la galleria o che si concentrano sulla modifica, la gestione e la manutenzione di foto/video.
La pagina del supporto di Google, però, è più possibilista e si legge anche che in questa categoria rientrano le “app che si trovano nelle categorie social, comunicazione, editor di foto/video e altre che possono dimostrare ampie esigenze di accesso come editor di foto, piattaforme di contenuti generati dagli utenti, funzionalità di ricerca di immagini, scanner di codici QR e simili“.
In ogni caso, devono dimostrare un “caso d’uso principale che richiede un accesso persistente o frequente a foto/video“.
In pratica non basta avere un’esperienza di selezione di foto personalizzata.
Tutte le altre dovranno usare il Selettore di foto di Android.
Da quando sarà attiva la novità
Il 28 ottobre 2023 Google aveva annunciato che da metà 2024 avrebbe inviato una “richiesta” alle app che hanno un bisogno non frequente o una tantum di accedere a immagini e / o video di rimuovere le autorizzazioni READ_MEDIA_IMAGES e/o READ_MEDIA_VIDEO su Android 13 e successivi.
Inoltre al Google I/O 2024 la GrandeG aveva dichiarato che avrebbe iniziato a far rispettare questa politica ad agosto, ma nella pagina di supporto per la politica di autorizzazione di foto e video di Google Play, è specificato che i solleciti sono arrivati agli sviluppatori il 18 settembre.
In questa email si richiede di “inviare un modulo di dichiarazione per qualificarsi per l’uso principale/accesso ampio o rimuovere le autorizzazioni (se caso di uso una tantum/non frequente)“.
Gli sviluppatori hanno tempo fino al 31 ottobre per inviare moduli di dichiarazione e coloro che non lo fanno non potranno aggiornare le loro app su Google Play.
Gli sviluppatori possono però richiedere una proroga. Chi non riesce a presentare la dichiarazione necessaria entro la fine di ottobre, potrà richiedere un’estensione della scadenza.
Entro il 22 gennaio 2025 però tutte le app dovranno rispettare la nuova policy.
Cosa succede per chi non è in regola
Cosa succede dopo tale data? Chi non rispetterà la nuova regola, vedrà la sua app rimossa dal Play Store.
Cosa cambia per gli utenti
Quindi dal 22 gennaio 2025 dovremmo essere sicuri che le app che utilizziamo (se scaricate dal Play Store) non richiedano inutilmente l’accesso alla nostra galleria di immagini.
Questa novità è quindi un passo avanti per la protezione della privacy degli utenti. Purtroppo, come fanno notare diversi sviluppatori, c’è un problema.
Le mancanze del Selettore di foto
Il Selettore di foto di Android è molto scarno di funzioni, in quanto non ha ancora una funzione di ricerca e non visualizza gli album locali creati dalle app Android (il che costringe gli utenti a scorrere la scheda “Foto” o “Video” per trovarli).
Inoltre non presenta i filtri o funzioni di ordinamento, oppure non consente di selezionare un album o un modo per selezionare rapidamente molti elementi.
Insomma, ci sono alcune mancanze a cui Google dovrebbe mettere mano, anche se lo sta aggiornando costantemente (a febbraio di quest’anno è arrivata la possibilità di aggiungere immagini anche salvate sul cloud). La funzione di ricerca dovrebbe arrivare a breve, ma per le altre potrebbe essere un passo indietro per gli utenti.
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