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Continua lo scontro tra governo e magistrati dopo la decisione del Tribunale di Roma che ha annullato il trattenimento di 12 persone nei centri allestiti in Albania. La premier posta su X la mail del giudice Patarnello che la descrive come “un pericolo”. L’associazione nazionale magistrati accusa: “Toni senza precedenti”.
La mail di Patarnello
“’Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione (…)’. Così un esponente di Magistratura democratica”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni, rilanciando sui social un passaggio della mail del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello, pubblicata oggi dal Tempo, con il titolo “Meloni oggi è un pericolo più forte di Berlusconi. Dobbiamo porre rimedio”.
“Alcuni scambi di mail tra magistrati pubblicati oggi sulla stampa non possono che destare fondata preoccupazione sulla dovuta terzietà del potere giudiziario”, aveva dichiarato il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti.
L’Anm: “Toni senza precedenti”
“Sono basito che il ministro della Giustizia ricorra a questa categoria dell’abnormità, che per i tecnici richiama a possibili responsaiblità disciplinari. Come se il ministro avesse inteso dire ai colleghi del tribunale di Roma: ‘se non provvedete secondo i miei desiderata, quelli del governo, sono pronto a un’azione disciplinarè. Questo significa richiamare alla categoria dell’abnormità. In questo clima accesissimo io sono fortemente preoccupato perché noto toni di aggressione al lavoro giudiziario che non hanno precedenti, faccio un appello a tutti perché si ritorni ad usare la ragione e qui la ragione è che il diritto vada applicato da tutti”. Così il presidente ndell’Anm, Giuseppe Santalucia, a Skytg 24.
“La magistratura non ha compiti politici ma di rispetto dei diritti e delle garanzie delle persone, non solo dei cittadini ma di tutti gli individui che entrano in contatto con la nostra comunità politica e giuridica senza occuparsi dei programmi politici del governo di turno”, continua.