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La truffa e poi la fuga. Cinque anni da fantasma, nascosto a Taiwan. Fino all’arresto e all’estradizione in un Paese dell’Unione europea. Così è finita la latitanza di Salvador Alejandro Llinas Onate, 47 anni, spagnolo originario di Palma di Maiorca che prima di tutta questa storia gestiva una società di autonoleggio a Trento.
È lì che nel 2019 aveva noleggiato più di 1.180 auto e poi le aveva fatte sparire, rivendute illegalmente a ignari acquirenti, accumulando notevoli profitti che gli avevano garantito la fuga. Perché poi a sparire era stato lui stesso. L’ultima volta era stato avvistato a Taiwan, ricercato con un mandato di arresto europeo e accusato dalla procura di Trento di truffa e bancarotta fraudolenta.
Sull’isola della Repubblica di Cina aveva ottenuto la residenza permanente nel 2021 e assunto la gestione di cinque società, tra cui due ristoranti di lusso in un quartiere benestante di Taipei.
Poco prima, quattro anni fa erano scattate le indagini e una maxi-operazione dei finanzieri di Trento avevano scoperchiato la truffa internazionale della società Autoclick, amministrata dal solo 47enne spagnolo. I militari avevano sequestrato 800 auto del valore di oltre 14 milioni. E quattordici persone erano risultate coinvolte a vario titolo per concorso in appropriazione indebita aggravata, favoreggiamento, riciclaggio e omessa dichiarazione dei redditi.
La procura di Trento aveva chiesto il rinvio a giudizio dell’amministratore della società – in fallimento dal 2019 – sul quale pendeva un mandato di cattura europeo. Negli scorsi giorni Llinas Onate è stato arrestato ed estradato in un Paese non dichiarato dell’Unione europea.