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Il 22 ottobre 1811 nasceva Franz Liszt, eccezionale virtuoso del piano e profondo innovatore della musica ottocentesca. Da adulto compose una sola opera, rimasta incompiuta, il Sardanapalo, riscoperta solo qualche anno fa. Il 22 ottobre 1883, con il Faust di Gounod, aprì al pubblico il Metropolitan Opera House di New York. Il “vecchio Met” occupava un isolato di Broadway, tra la 39esima e la 40esima ovest. Gli abitanti della Grande mela lo ribattezzarono “il birrificio di mattoni” perché da fuori aveva un aspetto un po’ industriale. All’interno, però, non aveva nulla da invidiare a un grande teatro europeo: stucchi, velluti, lampadari di cristallo e un sipario di damasco dorato. Era anche noto per la sua ottima acustica. Ma a metà Novecento i suoi spazi erano ormai considerati insufficienti (soprattutto il retroscena). Si decise così di costruirne uno nuovo altrove e data la sensibilità per l’antico che hanno gli americani – molto poca – il glorioso teatro fece una brutta fine: demolito nel 1967, nonostante una campagna pubblica per salvarlo. Oggi al suo posto c’è un grattacielo. Il “nuovo Met”, all’interno del Lincoln Center, fu inaugurato nel 1966.