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BOLOGNA — Fabio e Lorenzo, i ragazzi. Gli operai della Toyota uccisi dall’esplosione nello stabilimento di Borgo Panigale vengono ricordati così, con un mazzo di fiori bianchi, dai colleghi davanti alla fabbrica. Avevano poco più di 30 anni, amavano i motori, sono morti nella città in cui sono nati e cresciuti, hanno frequentato le scuole superiori, hanno messo su famiglia.