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Stuprata da uno sconosciuto vicino alla fermata del bus. Vittima una 14enne che stava aspettando l’autobus a Bolzano, venerdì sera, alle 19.30, nel quartiere Casanova. La giovane era seduta sotto la pensilina, quando un 40enne, di origine pachistana residente in Italia, le ha chiesto delle indicazioni stradali. Quando l’uomo si è fatto insistente, la 14enne ha tentato la fuga, ma è stata afferrata e trascinata dietro un cespuglio, dove è avvenuta la violenza.
La cattura
Solo dopo una quindicina di minuti la giovane è riuscita a scappare verso una passante che – vedendo la ragazza in lacrime – ha subito chiamato il 112. Sul posto sono intervenute alcune volanti della polizia e un’ambulanza. Grazie alle indicazioni date da testimoni che avevano visto l’uomo scappare, gli agenti nel giro di pochi minuti sono riusciti a rintracciarlo e a fermarlo, mentre stava saltando su un bus diretto verso il centro storico di Bolzano. Accompagnato in questura è stato identificato: aveva già un precedente per un episodio analogo.
La polemica
Immediata la polemica del ministro Matteo Salvini che, su X, in polemica con la recente disposizione della magistratura sul rientro di alcuni immigrati trasferiti nel centro in Albania, si chiede: “Vediamo se ci sarà anche in questo caso un giudice che ci obbligherà a tenere in Italia pure questa preziosa ‘risorsa’ straniera…”. L’aggressore, secondo quanto si è appreso, era regolare da anni in Italia e ha sempre lavorato nella ristorazione. Residente a Verona, era arrivato a Bolzano da pochissimo tempo ospite di un amico per lavorare in un ristorante. Sabato, il gip ha confermato per lo straniero la custodia cautelare in carcere, per la possibilità di reiterazione del reato.
Le reazioni
La notizia della violenza ai danni di una 14enne ha provocato grande sgomento a Bolzano e soprattutto nel rione. C’è che vuole organizzare una fiaccolata, come segno di vicinanza alla giovane vittima. Casanova è un quartiere popolare, realizzato recentemente durante l’ultima fase di espansione della città. Condomini moderni, che si affacciano sui meleti della confluenza dell’Isarco nell’Adige. Nel rione, che doveva essere un modello, si avverte comunque qualche disagio derivante da baby gang e spaccio.