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Matteo Renzi attacca Giorgia Meloni e il governo a proposito dell’inchiesta sugli hacker e annuncia di aver dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti legati a spionaggio e pubblicazione illegittima di documenti illegalmente acquisiti.
“La Meloni fa la vittima un giorno sì e un giorno no – scrive Renzi sulla sua e-news -. Ma da due anni la nostra presidente del Consiglio è a palazzo Chigi. Le chiedo: ehi, Giorgia, ma cosa sta facendo l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale? Che cosa sta facendo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che ha la delega ai servizi segreti di questo Paese? Anziché il solito piagnisteo alla Calimero, possiamo sapere che cosa sta facendo il nostro governo per difendere i diritti inviolabili dei cittadini di questo Paese? Non sarà che le persone che sono state nominate alla guida dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale non sono all’altezza? Non sarà che l’Autorità delegata ai servizi segreti passa il suo tempo a sedare le faide interne a Fratelli d’Italia e non ha il tempo di fare il suo lavoro? La responsabilità dei crimini è dei singoli che intervengono e saranno i giudici – che in questo caso vanno solo ringraziati – a decidere chi è colpevole e chi è parte lesa”.
L’ex premier prosegue: “Ma la responsabilità politica di questo caos dove da qualche mese chiunque si alza e intercetta chi vuole, chi se la prende? Se le Istituzioni non funzionano, chi è il responsabile. Chiedo a Giorgia Meloni e al suo braccio destro Alfredo Mantovano: ma in questi due anni cosa avete fatto per la cybersicurezza a parte assumere un sacco di gente e portare il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale sul palco di un evento di Fratelli d’Italia per la campagna elettorale di Giorgia Meloni? Già perché il direttore della Cybersecurity nazionale, un prefetto di lungo corso che si chiama Bruno Frattasi e che la Meloni ha scelto per questo delicato incarico, ha fatto il testimonial a un evento di Fratelli d’Italia con la maglietta con scritto “L’Italia cambia l’Europa” ma nel Paese che noi abbiamo in testa il manager che si occupa di cybersicurezza è un esperto del settore non un testimonial del partito di maggioranza”.
Renzi continua: “Questi sono gli scandali veri che l’Italia deve affrontare. Perché tutti si concentrano sulla fuffa, sull’amante del ministro, sul gossip di basso livello e nessuno affronta la grande questione che è: come è possibile che nel 2024 in Italia si affidi la cybersicurezza a chi non è capace di garantire la sicurezza degli italiani?”.