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Neonati sepolti, il paese diserta la veglia a Traversetolo. Il parroco: “Mancavano le famiglie e le ragazze”

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“Giovedì sera alla veglia per i due bambini la chiesa era praticamente vuota. Anche se da più parti si era proposto addirittura di organizzare una fiaccolata”. Il parroco di Traversetolo, don Reverberi, commenta l’iniziativa religiosa aperta a tutta la comunità a cui ha preso parte anche il vescovo di Parma Enrico Solmi. Quello che voleva essere un momento di unione e di riflessione, ha lasciato deluso il prete per la scarsa partecipazione nel paese che per settimane è stato al centro della cronaca nazionale a seguito del ritrovamento di due neonati sepolti nel giardino di un’abitazione nella frazione di Vignale. La madre, Chiara Petrolini, 21 anni, è agli arresti domiciliari, con l’accusa di omicidio premeditato e la soppressione dei cadaveri dei due neonati partoriti il 12 maggio 2023 e il 7 agosto 2024 e poi ritrovati a distanza di circa un mese l’uno dall’altro. La ragazza in passato aveva frequentato la parrocchia anche come animatrice volontaria nei campi estivi.

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“Mancavano i giovani, tranne alcuni. Mancavano soprattutto le ragazze: nessuna coetanea della mamma è intervenuta. E a parte qualche frequentatore abituale, mancavano le famiglie. Soprattutto era completamente assente la società civile”, aggiunge don Reverberi nelle dichiarazioni riportate dalla Gazzetta di Parma. Secondo il parroco, qualora si decidesse per un funerale religioso dei due neonati, “sarebbe meglio che si scegliesse di svolgere una funzione privata”, perché una celebrazione pubblica “sarebbe soltanto l’occasione per attirare tante persone pronte a puntare il dito”.

Veglia di preghiera nella chiesa di San Martino a Traversetolo in ricordo dei due neonati sepolti nel giardino della casa di Vignale. Nella stessa parrocchia frequentata fino a tre anni fa da Chiara Petrolini, sono stati letti alcuni passi della Bibbia per riflettere sulla tragedia che ha sconvolto il paese e cercare di affrontare con forza una vicenda che nessuno riesce a comprendere. Chiara Petrolini, la ventunenne madre dei due neonati, è ai domiciliari per omicidio pluriaggravato dalla premeditazione. Alla veglia, presieduta da don Giancarlo Reverberi, ha preso parte il vescovo di Parma, monsignor Enrico Solmi, che al termine ha incontrato e confortato gli amici di Chiara, lanciando un messaggio di speranza. “Non dobbiamo ingannare i giovani e dire loro che non ci sono problemi, che la vità è in discesa. Dobbiamo mostrare la verità delle cose ed essere convinti che si può caminare insieme, riuscendo a superare momenti difficili in cui sembra di essere in un vicolo chiuso”, ha detto il vescovo.  Foto Marco Vasini

 

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