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La decisione è maturata a palazzo Chigi e non c’è spazio per scendere a compromessi: «Adesso vogliamo discontinuità con il passato». Non solo con quello recente degli scandali, che hanno visto coinvolto Gennaro Sangiuliano, ma anche e soprattutto con le decisioni assunte dalla sinistra, quando a guidare il dicastero della Cultura c’era Dario Franceschini.