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L’intervento a sorpresa del ministro Alessandro Giuli, e gli effetti della riforma voluta a maggio dal predecessore Gennaro Sangiuliano. Sono i due elementi della tempesta perfetta che in queste ore sta terremotando i musei italiani: alcune delle istituzioni museali più importanti del Paese, una decina, si trovano a essere decapitate dei loro direttori e andranno incontro, nei prossimi mesi, a una fase di grande incertezza gestionale.