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Una domenica di morti sulle montagne italiane. In quattro distinti incidenti, dalle Dolomiti a Torino, 4 escursionisti hanno perso la vita. Il primo è avvenuto Mezzolombardo, in provincia di Trento. A morire un giovane di 26 anni dopo un volo di 30 metri. L’escursionista è precipitato lungo la ferrata Val del Rì. Il ragazzo, che era residente a Nogara (Verona), stava percorrendo da solo la prima parte della ferrata. Subito dopo il secondo ponte tibetano ha perso l’equilibrio precipitando nella gola per una trentina di metri, finendo nel torrente sottostante. La chiamata al 112 è arrivata da una persona che ha assistito all’incidente.
all’Alpe di Succiso
Valentina Fino, 31 anni, precipita in un dirupo e muore sotto gli occhi del compagno. Era infermiera e lavorava all’Ant
Caterina Giusberti
La Centrale unica di emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre via terra gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico hanno raggiunto l’uomo calandosi dall’alto con le corde. Sul posto è arrivato anche un elisoccorso ma il medico purtroppo non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’escursionista. Ricevuto il nulla osta da parte delle autorità, la salma è stata recuperata dall’elicottero e affidata ai carabinieri.
Nel bellunese, sulle Dolomiti
Doppia tragedia anche sulle Dolomiti bellunesi dove un uomo e una donna hanno perso la vita. L’uomo è morto nella zona di Zoldo, mentre la donna è precipitata mentre stava compiendo una scalata sulla Croda dei Toni ad Auronzo. Il primo intervento del Suem di Pieve di Cadore è stato alle 13.20 dopo che al 118 è arrivata una una chiamata da un gruppo di persone che, dalla cima principale degli Sfornioi dove si trovavano, avevano sentito delle grida e il rumore di massi che cadevano provenire dallo Sfornioi di Mezzo. Ricevute indicazioni più precise sulla provenienza delle urla, l’eliambulanza ha individuato un corpo esanime all’interno di un camino, un centinaio di metri sotto la cima. Un’ora dopo è invece scattato l’allarme per un’alpinista precipitata sulla Croda dei Toni. A chiedere aiuto il compagno di cordata rimasto in parete. I due stavano calandosi dalla via Drasch, quando lui, che si trovava più basso, l’ha vista passargli accanto e cadere nel canale sottostante. Sul posto si è portato il Pelikan di Bolzano, ma purtroppo per la donna non c’è stato nulla da fare.
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Precipitato dal Rocciamelone
Infine il quarto escursionista è morto dopo essere precipitato dalla cima del Rocciamelone, a circa 3500 metri di quota, nel Torinese. La chiamata di emergenza è stata lanciata da alcuni escursionisti che hanno visto precipitare un uomo. Sul posto è stato inviato il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte con il tecnico del Soccorso Alpino a bordo che, nonostante le indicazioni precise fornite dai chiamanti, ha avuto difficoltà a individuare l’uomo, circa 400 metri a valle del sentiero in un punto molto impervio dove si era conclusa la caduta. Non è stato possibile fare altro se non constatarne il decesso e recuperare la salma sempre a bordo dell’eliambulanza 118 con il supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.