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ROMA – In Albania sono stati spediti a sorvegliare il mini-penitenziario, la parte più blindata del centro di Gjader. Ma alla fine i reclusi hanno finito per essere loro.
A quasi un mese dall’avvio ufficiale dell’operazione Albania, ad “abitare” la megastruttura che il governo ha tirato su a venti chilometri dal porto di Shengjin e che sulla carta dovrebbe ospitare più di 800 persone, sono soltanto undici agenti della penitenziaria.