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Le prime recensioni dei nuovi Mac: entusiasmo alle stelle, ma ci sono alcune cose da sapere prima di comprarli

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Due pensieri vi saranno venuti immediatamente in mente scorrendo le recensioni dei nuovi Mac con chip M4 e guardando l’immagine di copertina di questo articolo: “Il nuovo Mac mini è davvero così piccolo?” e “Dov’è la mia carta di credito?“. 

Sì, il nuovo Mac mini è davvero così piccolo, ma aspettate a tirar fuori la carta di credito, perché se stando alle recensioni indubbiamente stiamo guardando i migliori Mac sul mercato (di sempre?), ci sono un paio di aspetti da considerare prima di correre a comprarli. 

Mac mini con M4 e M4 Pro: difficile resistere

Cominciamo dal Mac che ha ricevuto il numero maggiore di novità, il Mac mini. Dopo più di 10 anni, Apple cambia finalmente il design, e lo fa non solo con stile, ma in un modo che bisogna trovare dei motivi per non comprarlo.

I lati positivi: design, RAM da 16 GB, prestazioni e rapporto qualità / prezzo

Tutti i recensori si dichiarano d’accordo: il nuovo Mac mini è una meraviglia. Incredibilmente piccolo, con due porte USB-C sul lato anteriore, finalmente, ma anche molto potente.

The Verge e ArsTechnica sono tra i più entusiasti per il nuovo dispositivo, ma anche Wired e TechCrunch concordano su quello che è probabilmente uno dei migliori computer desktop sul mercato 

Il nuovo Mac mini M4, anche solo la versione base (e soprattutto quella) è difficile da battere. Offre 5 porte USB-C (di cui tre Thunderbolt 4 nel modello M4 e tre Thunderbolt 5 nel modello M4 Pro), una porta HDMI, una Ethernet e tanta RAM (si parte da 16 GB).

Le prestazioni sono migliorate tra il 25 e il 45% rispetto alla generazione precedente (M4 e M4 Pro rispettivamente), ma è soprattutto il lato gaming ad averne giovato. Engadget sottolinea questo aspetto, oltre a valutare l’impatto sul montaggio video e le potenzialità AI (per l’esecuzione dei modelli sul dispositivo con LM Studio, per esempio).

Wired su questo aspetto è l’unica voce fuori dal coro, valutando come non ci sia un impatto notevole sulle prestazioni nell’uso di tutti i giorni rispetto alla generazione con chip M2 (e infatti Apple paragona il nuovo modello con il vecchio Intel e il chip M1).

Un altro aspetto positivo è il bassissimo consumo, anche a pieno regime, tanto che la ventola si sente pochissimo. E per questo c’è un rammarico: se avesse avuto l’alimentazione tramite USB-C sarebbe stato perfetto anche da portare in giro con uno schermo portatile o un iPad. 

I lati negativi: no USB-A e soprattutto occhio agli upgrade

I lati negativi sono molto pochi. In generale si concentrano sulle porte: non ci sono porte USB-A, e sul retro troverete meno porte Thunderbolt rispetto al Mac mini M2 Pro dell’anno scorso (o al modello Intel del 2018). 

Ma soprattutto c’è un aspetto da considerare: i costi degli upgrade, che per MacWorld sono un vero e proprio furto. Considerate che un Mac mini base (16 GB + 256 GB) costa 729 euro.

Lo stesso PC con 32 GB di RAM e 512 GB di archiviazione costa 1419 euro, quasi il doppio. Si pagano 230 euro per 8 GB di RAM e la stessa cifra per 256 GB di memoria.

Mentre per molti è il desktop da comprare, TechCrunch si chiede chi possa essere interessato a questo tipo di computer se non le aziende, e infatti avevamo già rilevato come i Mac mini non siano dispositivi di grande successo.  

Infine un altro lato negativo: il pulsante di accensione è molto scomodo, posizionato sul fondo del dispositivo, ma per Apple non è un computer da spegnere visto il consumo irrisorio in idle. 

MacBook Pro: lo schermo nanotexture vale il prezzo del biglietto

I nuovi MacBook Pro ricevono recensioni quasi altrettanto positive. 

I lati positivi: opzione nanotexture, prestazioni e webcam

Tra i lati positivi, spiccano la nuova opzione dello schermo nanotexture, ovvero anti-riflesso, che secondo The Verge e TechCrunch è assolutamente da valutare, soprattutto per chi utilizza il computer non solo in una stanza al buio. 

Per quanto riguarda le prestazioni, sono confermati i miglioramenti rispetto alla precedente generazione, soprattutto per quanto riguarda le versioni M4 Pro e M4 Max.

In ogni caso, già il modello M4 (quello che interesserà la maggior parte degli utenti) presenta un miglioramento del 64% in multi-core in Cinebench (41% in un loop continuo di 30 minuti).

Anche ZDNet e TechRadar elogiano il salto prestazionale, soprattutto in chiave gaming. 

La webcam è un miglioramento notevole: si passa dalla videocamera 1080p a una 12 MP estremamente soddisfacente. La funzione Panoramica Scrivania  non convince appieno: è a bassa risoluzione e distorce un po’ troppo le immagini. 

Infine il prezzo: 100 euro in meno rispetto all’anno scorso e si parte da 16 GB. 

I lati negativi: vale la pena cambiare?

Insomma, i migliori MacBook Pro di sempre: ma per TechCrunch il salto generazionale non è così evidente, e se non si hanno esigenze particolari il MacBook Air da 15 pollici con chip M3 (e ora 16 GB di RAM) è la versione da scegliere per la maggior parte degli utenti.

Tom’s Guide non è inoltre particolarmente entusiasta della velocità dell’SSD in scrittura (3318,6 MBps per il modello M4 contro i 3359,1 del MacBook Pro M3 dell’anno scorso) e delle prestazioni durante il gaming. 

Infine, tutti rilevano la solita questione degli upgrade a prezzi folli

iMac M4: il miglior all-in-one

Anche il nuovo iMac M4 riceve recensioni entusiastiche: scopriamo cosa ha convinto maggiormente i recensori. 

Le luci: prestazioni, schermo nanotexture e webcam migliorata

Il nuovo iMac ha ricevuto una serie di aggiornamenti sotto al cofano. Innanzitutto il chip M4, che ha portato un miglioramento consistente delle prestazioni per la maggioranza dei recensori, quantificabile secondo CNET in un 25% in più. 

Si parte poi da 16 GB di RAM e arriva il supporto a due schermi esterni, mentre le porte sul retro sono “solo” Thunderbolt 4 e non c’è l’opzione con Thunderbolt 5, mancando la variante con chip M4 Pro. 

All’esterno, Macworld loda la nuova videocamera Center Stage da 12 MP con tanto di Panoramica Scrivania, la stessa dell’Apple Studio Display.

Per Tom’s Guide, per quanto bella da avere, non c’è una grande differenza rispetto a prima. 

Infine, è molto apprezzata l’opzione nanotexture per lo schermo, che per Wired è assolutamente da comprare per quanto migliora la resa visiva. 

I lati negativi: il costo degli upgrade, i soliti problemi ergonomici

Non ci sono molti lati negativi per il nuovo iMac, a parte il costo esorbitante degli upgrade. Secondo Tom’s Hardware, Apple non ha migliorato abbastanza l’iMac 2024, che è solo un aggiornamento incrementale. 

ArsTechnica lamenta il fatto che secondo loro l’iMac non ha fatto quel salto che avrebbe dovuto fare con il passaggio ai chip Apple, e il nuovo iMac non cambia questa prospettiva. 

Infine, Tom’s Hardware e Wired lamentano le scelte ergonomiche di Apple, come l’impossibilità di regolare in altezza il monitor e il fatto che per caricare il mouse bisogna ancora rivoltarlo sulla pancia “come uno scarafaggio morto“.

Approfondimenti per migliorare il vostro rapporto con il Mac

A questo punto avrete iniziato a farvi un’idea piuttosto chiara di cosa aspettarvi dai prossimi Mac: avete deciso di prenderne uno? Nell’attesa, date un’occhiata ai nostri approfondimenti: scoprirete una serie di funzioni che vi semplificheranno la vita e aiuteranno con il lavoro!

 

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