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Verona, scandalo patenti comprate: 11 persone denunciate in un mese

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Nuovo scandalo nel business delle patenti comprate, un affare documentato da Repubblica lo scorso agosto alla Motorizzazione di via Laurentina a Roma. Questa volta sono gli uomini della polizia locale di Verona, numeri uno in Italia nel contrasto del fenomeno, ad aver smantellato una organizzazione e ad aver denunciato solo in un mese 11 persone che tentavano di fare l’esame della patente bardati di telecamere e microauricolari per superare i test.

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Le denunce

Gli agenti del Laboratorio Analisi Documentale di Verona, diretti dal comandante Luigi Altamura, in collaborazione con i funzionari della Motorizzazione Civile solo nell’ultimo mese di ottobre hanno denunciato 11 stranieri, dotati di sofisticate tecnologie, capaci di sostenere e superare l’esame scritto per conseguire la patente, senza mai aver aperto un testo e senza mai aver effettuato le prove per arrivare preparati all’esame.

Le apparecchiature sequestrate

Sono state trovate nascoste addosso ai cittadini denunciati, minitelecamere, nano auricolari, fili, router, telefonini, sim-card ma anche un portafoglio in cui era nascosto un vero e proprio sistema di collegamento con l’esterno. L’organizzazione infatti fornisce l’apparecchiatura, mentre un altro soggetto si occupa di dare i suggerimenti dall’esterno e le risposte esatte. La procedura informatizzata presso le Motorizzazioni oggi prevede un esame composto di 30 domande a risposta secca (vero o falso) e la disponibilità della traduzione del listato anche in francese e tedesco. E’ stato riscontrato anche un caso di sostituzione di persona, a dimostrazione che le tecniche truffaldine sono sempre più attuali.

La vestizione

La procedura di vestizione dei candidati evidenzia come le telecamere siano installate nei bottoni delle maniche delle camicie, nelle cerniere dei maglioni, ma anche nei portafogli. “Le sanzioni penali sono minime, non è previsto neppure l’arresto in flagranza e tale fenomeno non conosce diminuzione ma anzi viene continuamente foraggiato dall’alto numero di candidati che si rivolge alle organizzazioni criminali, consapevoli dei rischi minimi che corrono con sanzioni minime”, ha spiegato il comandante Altamura.

“Mani legate e sanzioni blande”

Viene infatti applicato un regio decreto del 1925 per la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli abilitanti e per falsità ideologica. “Nonostante siano stati presentati alcuni emendamenti al disegno di legge sul nuovo codice della strada di prossima approvazione, il Parlamento non ha ritenuto utile modificare le norme”, denuncia ancora il comandante della polizia locale di Verona. Allora vogliamo porre l’attenzione sul tema proprio della sicurezza stradale, perché quello che mostriamo oggi è un vero e proprio supermercato delle tecnologie digitali utilizzate in tante Motorizzazioni e solo grazie a nuove tecniche investigative a Verona si stanno producendo importanti risultati”.

 

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