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Una delle poche polemiche che hanno accompagnato il lancio dei nuovi Mac con M4 è stata relativa al Mac mini e alla originale posizione del pulsante di accensione, che adesso si trova sulla base del dispositivo.
In molti hanno arguito che si tratti di un punto scomodo da raggiungere, ma due dirigenti Apple, Ternus e Joswiak, hanno spiegato le ragioni dietro questa scelta.
Well, we’ve shrunk the size of it so much, right? It’s equivalent to half the size of the previous generation. So we needed to put the power button in the most appropriate spot because it’s so small. It’s convenient to press. Just tuck your finger in there and hit the button.
In fact, the most important thing is you pretty much never use the power button on your Mac. I don’t even remember the last time I turned on a Mac.
La parte importante è sul finale: “non ricordo l’ultima volta che ho spento un Mac“, dice uno dei due dirigenti.
Chiunque abbia un Mac potrà in effetti riconoscersi in questa frase, dato che i dispositivi di Apple, soprattutto con i processori Mx, sono perfetti per stare in stand-by.
Ciò non tiene però conto della peculiarità di Mac mini, che nel nuovo modello è ancora più marcata: le sue dimensioni ridotte.
C’è chi, principalmente per esigenze di lavoro, realizza dei veri e propri rack di Mac mini, tanto che anche su Amazon è facile trovate accessori atti allo scopo. Immaginate ora di dover premere il pulsante di accensione di decine di Mac mini impilati uno sull’altro. Se il tasto è sul retro, come in passato, è piuttosto facile, ma se è sul fondo lo è assai meno, per non dire quasi impossibile.
È ovvio che questo sia un caso limite, ma al contempo è altrettanto ovvio che dire “è comodo da premere” sia comunque una forzatura.
La verità è che, per la maggior parte delle persone, quelle che terranno il Mac mini appoggiato sulla scrivania, si tratta di un non problema, ma al contempo è una scelta dettata più dal design che dalla comodità.