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“L’idea di far sapere ai cittadini come non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato è per me un’intima gioia”. Fanno discutere le parole del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. “Si dimetta”, attacca l’ex premier Matteo Renzi. Italia Viva annuncia una mozione di censura.
L’occasione è la presentazione della nuova autovettura blindata con cellula detentiva che il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria ha fatto realizzare per il trasporto di detenuti al regime del 41-bis e di alta sicurezza.
Salutato dal picchetto d’onore, nel piazzale antistante l’ingresso del Dap, quartiere Bravetta, quadrante nord ovest di Roma, il deputato di Fratelli d’Italia, che nel governo ha la delega al dipartimento delle carceri, non nasconde la sua soddisfazione per le dotazioni del veicolo “sempre più tecnologiche”, grazie alle quali, “la polizia penitenziaria è sempre più in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata”.
In effetti fa sapere ‘Gnewsonline’, il notiziario web del ministero di via Arenula, le 36 nuove SsangYong Rexton Dream e-XDi220 presentano “3 telecamere all’interno dell’abitacolo che rimandano le immagini su due monitor, la chiusura della cellula detentiva automatizzata e temporizzata, blocca manette, blocca porte e blocca arma gestibili da consolle”, nonché “geolocalizzazione continua con la possibilità di trasmettere specifici alert alla centrale operativa, sistemi di videoregistrazione interna ed esterna, un allarme perimetrale e un impianto audio per comunicare con l’esterno del veicolo”.
“L’idea di vedere sfilare questo potente mezzo – ha detto tra l’altro Andrea Delmastro durante la presentazione, il 13 novembre – far sapere ai cittadini come noi sappiamo trattare chi sta dietro quel vetro oscurato, come noi incalziamo chi sta dietro quel vetro oscurato, come noi non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato è per il sottoscritto una intima gioia”.
Le parole di Delmastro, impietose, suonano quantomeno in contraddizione anche con quanto riportato dal ministero, che presentando la nuova vettura sottolinea l’attenzione verso il rispetto dei diritti dei detenuti: “La cellula detentiva è stata inoltre realizzata con criteri di ergonomia per garantire il maggior comfort e l’incolumità di tutti gli occupanti, nel rispetto dei parametri europei sui trattamenti inumani e degradanti”.
Secondo il dossier Ristretti “Morire di carcere”, aggiornato allo scorso 6 novembre, i decessi negli istituti di pena ammontano a 213, di cui 80 suicidi.
Il leader Iv risponde, dopo aver visto e condiviso sui social il video della cerimonia, dicendo che “il giorno in cui il sottosegretario Delmastro si vergognerà sarà comunque troppo tardi. Ma intanto che si dimetta. Subito”. “Sono parole vergognose, orribili, indegne di un uomo che dovrebbe rispettare la Costituzione e lo Stato di diritto”, conclude Renzi.
Attacca anche il Pd. Il deputato Matteo Orfini chiede che “qualcuno nel governo prenda le distanze” da Delmastro. Angelo Bonelli di Alleanza verdi sinistra definisce “indegne” le sue parole. “Da regime sudamericano”, aggiunge Riccardo Magi, +Europa.
“Un uomo in preda a questi deliri da macellaio sadico non può fare il sottosegretario alla giustizia. Crede di stare nel Cile di Pinochet. Fuori Delmastro dalle istituzioni repubblicane!”. Così l’Anpi su X.
“Le parole di Delmastro nel presentare le vetture per il trasferimento di mafiosi e terroristi a regime di carcere duro hanno il chiarissimo significato di non dare tregua e fiato ai mafiosi al 41 bis e quindi alla criminalità organizzata nel suo complesso. La sinistra solleva polemiche surreali per cercare ancora una volta di inquinare il dibattito politico per indebolire la difesa del 41 bis da parte del governo Meloni”. Lo scrive in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.